7 Tecniche per ottimizzare il tasso di conversione
Per qualunque attività online, il tasso di conversione è il fattore più importante. È da questo numero che l’imprenditore capisce se il business sta funzionando e in che misura, se sta producendo reddito, se sta generando interesse, e se “le porte del negozio online” sono ben fluidificate e si aprono con facilità e immediatezza ai clienti. Per questo motivo, ottimizzare il tasso di conversione, tenendolo sempre sotto controllo e senza lasciare nulla di intentato per aumentarlo, è una necessità per ogni azienda. Vediamo quindi come fare per tenere questo numero il più alto possibile.
Strategie e tecniche per ottimizzare il tasso di conversione

Che tu abbia un e-commerce, un business SaaS, un portale di contenuti a pagamento, o qualunque altra attività economica online, il tasso di conversione (Conversion Rate, CR) è il parametro che più di tutti definisce e misura l’efficacia delle tue strategie di marketing e vendita.
Si tratta quindi di un termometro essenziale per misurare la salute economica dell’azienda.
Prima di affrontare strategie e tecniche utili per ottimizzare questo parametro, è utile fare un ripasso, perché il tasso di conversione non riguarda solo i ricavi, anche se è su questo aspetto che si concentra la massima attenzione, ma riguarda anche altre tipologie di conversioni, allo stesso modo importanti per l’azienda.
Cos’è e come si misura il tasso di conversione
ll tasso di conversione è una percentuale che misura la quantità di persone che compie un’azione importante per l’azienda.
L’esempio principe è il compimento di un acquisto. Il cliente ha attraversato tutte le fasi preliminari all’acquisto e si è diretto con il prodotto in mano fino alla cassa. Ha pagato e ha acquistato. In gergo si dice che “ha convertito”. L’azienda ha generato un nuovo cliente convertendo quello che prima era solo un utente.
Quella monetaria è quindi la conversione più importante per la vita dell’azienda, ma esistono anche altre conversioni, diciamo così propedeutiche alla conversione finale, che vanno comunque individuate, incoraggiate e ottimizzate, in quanto necessarie per attivare la conversione finale.
Come si calcola il tasso di conversione
L’insieme delle persone che effettuano una conversione, in rapporto al totale delle persone che hanno visitato il sito, determina il tasso di conversione.
Ad esempio, se un sito web riceve 1000 visitatori in un mese e 50 di questi effettuano un acquisto, il tasso di conversione sarà: 50/1000 x 100 = 5%.
Le altre conversioni importanti per l’azienda
La conversione monetaria è ovviamente quella più importante perché porta direttamente introiti e ricavi in azienda. Ma l’azienda ha interesse a monitorare anche altre conversioni, chiamiamole pre-monetarie ovvero propedeutiche alla conversione finale.
Queste altre conversioni riguardano le azioni compiute dall’utente che sono di alto interesse per l’azienda.
Le principali conversioni di interesse aziendale sono:
- L’optin compiuto da un utente sconosciuto che conferisce all’azienda i suoi dati (email e nome/cognome) accettando di entrare a far parte di una lista email dell’azienda.
- L’optin di un utente che si iscrive alla newsletter o ad altro servizio di contenuto dell’azienda.
- L’attivazione di una prova gratuita di un software o di un qualunque bene in vendita.
- La creazione di un account all’interno di un sito.
- La creazione di un carrello acquisti all’interno di un e-commerce.
Le conversioni nell’email marketing
Analogamente ad altri sistemi e strategie, nell’email marketing e nella marketing automation, il concetto di conversione non si limita solo alla vendita finale, ma comprende una serie di micro e macro conversioni lungo il percorso del cliente. Ottimizzare queste conversioni significa migliorare le prestazioni complessive delle campagne e ottenere un ROI più elevato.
- Apertura dell’email (open rate).
- Click sul contenuto (Click-Through Rate – CTR).
- Risposta diretta all’email.
- Download di risorse (Lead Magnet Conversion).
- Iscrizione a un webinar o evento.
- Compilazione di un modulo.
- Upgrade, upsell o cross-sell.
- Cancellazione dalla newsletter (Unsubscribe Rate – da monitorare come conversione negativa).
Le conversioni nella Marketing Automation
La marketing automation permette di automatizzare l’intero funnel di conversione, monitorando una serie di azioni da parte degli utenti.
- Attivazione della sequenza automatizzata. Un utente entra in un’automazione in base a un comportamento (es. download di una guida, visita a una pagina, abbandono del carrello).
- Progressione nel funnel (Lead Nurturing Conversion). Ogni volta che un utente compie un’azione che lo avvicina alla conversione finale (es. visita una pagina chiave, apre più email, clicca su più link).
- Recupero di carrelli abbandonati. L’utente che aveva lasciato il carrello senza completare l’acquisto ritorna sul sito e conclude l’ordine.
- Trigger di vendita personalizzata. Il sistema invia automaticamente un’offerta mirata in base al comportamento dell’utente (es. ha guardato più volte un prodotto ma non ha acquistato).
- Completamento della customer journey (Lifecycle Conversion). L’utente attraversa tutte le fasi del funnel, da visitatore a cliente abituale.
- Conversioni post-acquisto (Retention & Loyalty Conversion). Il cliente interagisce con contenuti post-acquisto (es. lascia una recensione, si iscrive a un programma fedeltà).
- Riattivazione utenti inattivi (Reactivation Conversion). Utenti che non interagivano più vengono riconvertiti in clienti attivi.
- Referral e condivisioni social (Advocacy Conversion). Il cliente soddisfatto promuove il brand, condividendo contenuti o partecipando a programmi di referral.
Tutte le conversioni sono importanti
Come vedi, in un business online le conversioni sono tutte quelle azioni dell’utente considerate di interesse per l’azienda che vanno a buon fine, che siano conversioni finali o anche soltanto iniziali.
Di conseguenza è necessario ottimizzare continuamente le pagine dove avvengono le conversioni: nel sito, nelle landing page, nei social, nelle email di marketing, o in qualunque altro canale, al fine di assicurarsi che tutti gli elementi, i pulsanti, i moduli di contatto, le call to action con le offerte e le proposte, siano posizionati e funzionino al meglio possibile, eliminando gli ostacoli, i colli di bottiglia, gli errori e facilitando in tutto e per tutto l’utente che deve compierle trovando davanti a sé una strada comoda e spianata.
Traffico e conversioni
Un ultimo aspetto da considerare prima di affrontare le tecniche per aumentare le conversioni riguarda il rapporto tra traffico e conversioni.
Molti imprenditori pensano che per aumentare le conversioni sia indispensabile aumentare il traffico verso i canali aziendali, dal sito ai social alle liste marketing.
È certamente vero che senza traffico non sono possibili conversioni, e aumentare il traffico dev’essere senz’altro un obiettivo aziendale, ma ottimizzare le conversioni non significa dover aumentare il traffico: l’ottimizzazione delle conversioni è e deve essere considerato, un processo a sé stante.
Significa ad esempio che di fronte a un traffico di cento con conversioni pari a 10, posso e devo fare in modo che le conversioni aumentino a traffico invariato, e dunque pormi un obiettivo di raddoppiarle o triplicarle anche se il traffico resta lo stesso o addirittura diminuisce.
Cosa significa ottimizzare le conversioni
Per ottimizzazione del tasso di conversione si intende quindi il processo di aumento della percentuale di visitatori del sito web che eseguono un’azione desiderata, che si tratti di effettuare un acquisto, iscriversi a una newsletter, compilare un modulo o qualsiasi altra azione in linea con gli obiettivi aziendali.
Questo implica l’analisi del comportamento dell’utente, l’identificazione delle aree di miglioramento e l’implementazione di modifiche per migliorare l’esperienza utente e incoraggiare le azioni desiderate.
Questo processo spesso include test A/B, in cui diverse versioni di pagine web o elementi al loro interno vengono confrontate per determinare quale funziona meglio in termini di tasso di conversione.
Gli elementi da esaminare nell’ottimizzazione del tasso di conversione
Gli elementi chiave che vengono solitamente ottimizzati includono:
- Progettazione di siti web: migliora il layout, la navigazione e l’aspetto visivo di un sito web per consentire ai visitatori di trovare più facilmente ciò che stanno cercando e agire.
- Contenuto: ottimizza il contenuto del tuo sito web per renderlo più avvincente e persuasivo. Questo potrebbe includere titoli, descrizioni di prodotti e call to action .
- Moduli: semplifica e snellisci il processo di compilazione dei moduli per ridurre gli attriti e aumentare la probabilità che vengano compilati correttamente.
- Pulsanti CTA: prova diversi design, colori, dimensioni e posizionamento dei pulsanti CTA per determinare quale si traduce in tassi di conversione più elevati.
- Velocità di caricamento della pagina: migliora le prestazioni del sito web per ridurre i tassi di rimbalzo e aumentare il coinvolgimento degli utenti.
- Ottimizzazione per dispositivi mobili: assicurarsi che il sito web sia completamente funzionale e facile da navigare sui dispositivi mobili, poiché un numero sempre maggiore di utenti accede a Internet tramite smartphone e tablet.
Vediamoli in dettaglio:
Sito web
Qui l’ottimizzazione deve riguardare la home page dove tutto deve apparire chiaro e i percorsi da iniziare devono essere ben visibili e univoci. Così come le landing page di conversione, le pagine dei prodotti, quelle del processo di pagamento e di qualsiasi altra pagina in cui i visitatori compiono azioni o si verificano conversioni, devono essere assolutamente chiare e funzionali per rendere il passaggio quanto più fluido possibile.
Moduli di contatto
Vanno ottimizzati in modo che siano chiari e univoci, che contengano la call to action giusta, centrata sul vantaggio che l’utente ottiene a utilizzarli, con pochi dati richiesti e con pulsanti visibili e call to action efficaci.
Le CTA
Le call to action vanno periodicamente testate, al fine di ottimizzare il design, il posizionamento e il messaggio per incoraggiare più clic e conversioni. Non importa se queste CTA vivono su una landing page, in un’email o su una pagina di blog, testare continuamente può aiutarti a capire cosa motiva le persone a convertirsi.
Pagina dei prezzi
La pagina dei prezzi è una delle pagine più importanti del tuo sito. Per implementare una strategia su questa pagina, testa gli intervalli dei prezzi visualizzandoli per anno o mese, modifica il design per includere un pulsante “leggi di più” per rivelare più funzionalità, aggiungi un modulo pop-up o includi una CTA che incoraggi i visitatori a contattare un rappresentante di vendita per maggiori informazioni.
Esperienza utente
Va migliorata e ottimizzata l’usabilità complessiva, la navigazione e il design del sito web per aumentare la soddisfazione dell’utente.
Il blog
Se ce l’hai (e dovresti avercelo) il blog non è solo educativo: è un’opportunità di conversione. Assicurati che il contenuto sia coinvolgente, pertinente e persuasivo per incoraggiare le conversioni, come spieghiamo di seguito.
7 Tecniche per ottimizzare il tasso di conversione
Fermo restando quanto detto finora, miglioramenti e ottimizzazioni sono ancora possibili, intervenendo su singoli elementi. A cominciare dal Blog aziendale.
1. Potenzia il blog aziendale
I creatori di contenuti sanno che i post del blog sono risorse preziose per istruire, coltivare e convertire potenziali clienti. I blog più performanti creano consapevolezza attorno al tuo marchio, generano traffico organico e, se fatti bene, possono essere la chiave per convertire i lettori occasionali. Per fare questo, è fondamentale ottimizzare il tuo blog.
Le strategie e le tecniche da mettere in campo sono:
- Progetta il layout del tuo blog in modo che sia pulito e intuitivo per chiunque arrivi sulla pagina. Riduci il disordine, aggiorna la vecchia formattazione e assicurati che tutti gli elementi della pagina siano armonizzati.
- Implementa call-to-action chiare in tutto il contenuto. Posiziona delle call to action lungo il contenuto degli articoli: bastano due righe di testo con link a una landing page specifica, e alla fine del contenuto inserisci sempre un modulo di contatto per commenti, richieste, e naturalmente iscrizioni alla mailing list.
- L’utilizzo di immagini e video aiutano il lettore a comprendere il contenuto, lo mantengono interessato per tutta la lettura e aumentano le possibilità del contenuto di essere trovato sui motori di ricerca (con una SEO ottimale)..
- Collegamenti ad altri articoli di contenuto nei post del blog. Questo è un aspetto importante della SEO e può migliorare il posizionamento della tua pagina se crei un collegamento a blog o a landing page pertinenti.
- Test e ottimizzazioni continue di tutti gli elementi: intestazioni, i titoli e le meta descrizioni del tuo blog per migliorare la tua visibilità nelle SERP.
2. Utilizza CTA in forma di testo
Quando inserisci link all’interno degli articoli, fai attenzione al fenomeno del Banner Blindness. Con questo termine si definisce il fenomeno per il quale l’utente medio, nella lettura di un testo, tende a saltare i contenuti che gli appaiono come banner, scambiandoli per pubblicità.
È ormai un rilfesso automatico per i tanti, troppi banner che incontriamo nelle pagine web e quindi anche un tuo invito ad una conversione, se contenuto all’interno di un box che assomiglia ad un banner, potrebbe essere saltato dall’utente.
La soluzione migliore è quella di inserire una o due righe di testo in formato titolo in H3 o H4, in modo da rendere il testo che contiene il link più visibile di un testo normale, ma non assimilabile ad un banner.
3. Utilizza i video per la presentazione dei prodotti
I video sono la forma di contenuto più visto in rete. Oramai nessuna azienda può presciderne. Di conseguenza nelle landing page di conversione, un video, meglio ancora se con l’imprenditore in primo piano che si rivolge direttamente all’utente da convertire, assicura conversioni superiori pari all’86% delle conversioni e al 139% per l’associazione tra prodotto e brand.

4. Ottimizza i moduli di contatto
I moduli di contatto restano una delle forme di conversione più efficaci e vanno quindi ottimizzati in modo che possano rendere al massimo.
Assicurati che i moduli di contatto nel tuo sito siano ben progettati e posizionati strategicamente. La posizione ideale è subito dopo aver comunicato qualcosa di importante al lettore. Vanno preceduti sempre da una call to action che spieghi il perché utilizzare il modulo con l’indicazione del vantaggio che il visitatore ottiene compilando e spedendo il modulo.
5. Esegui sempre test A/B sulle tue landing page
Ottimizzare le conversioni significa essere sicuri che tutti gli elementi in una data pagina siano posizionati perfettamente e che stiano dando il massimo come meglio non si potrebbe.
L’unico modo per accertarsene è sottoporre periodicamente le landing page a test A/B per controllare la resa al variare di un solo elemento (attenzione a non commettere errori modificando più elementi di una pagina: i dati che otterresti sarebbero corrotti).
I test A/B (chiamati anche split test) compiuti su pagine specifiche nelle quali desideri aumentare il tasso di conversione ti aiuteranno a identificare i messaggi, gli elementi visivi, il posizionamento dei moduli che sono meno performanti rispetto ad altri.
6. Coinvolgi nuovamente i visitatori con il retargeting
Il retargeting è una strategia volta a coinvolgere nuovamente gli utenti che hanno precedentemente interagito con un sito web o con un prodotto/servizio specifico ma non hanno completato un’azione desiderata, come un acquisto o l’iscrizione a una newsletter.
Puoi farlo sia con gli iscritti alla tua lista, inviando email automatiche ogni qual volta si verifica un evento che richieda il contatto con l’utente registrato (con il sistema dei trigger), sia con semplici utenti sui quali non hai informazioni, ma che possono essere rintracciati dai tuoi annunci online.
7. Elimina le distrazioni sulle pagine
Le landing page di conversione sono elementi delicati. Per decretarne il successo è necessario che tutto nella pagina sia a posto, senza alcun elemento estraneo o improprio che possa causare distrazione.
Ti può sembrare una ovvietà, ma sono errori che accadono spesso. Pagine di vendita che contengono pop-up per l’iscrizione alla newsletter o moduli da compilare per l’iscrizione un webinar, che appaiono all’improvviso mentre il lead sta per convertire e che lo distraggono dall’intento, sono errori gravi che pregiudicano le vendite.
Se ci sono link distraenti, immagini irrilevanti o un numero schiacciante di opzioni su cui cliccare, i tuoi visitatori si perderanno e probabilmente non interagiranno affatto con la pagina.
Riduci il più possibile gli elementi di distrazione e posiziona le informazioni più importanti in alto, in modo che i visitatori possano agire rapidamente. Noterai un aumento del coinvolgimento della pagina.
7 Tecniche per ottimizzare il tasso di conversione in conclusione
Tutte le conversioni sono importanti per l’azienda e tutte le pagine e gli elementi di un sito finalizzati alle conversioni vanno attentamente progettate, implementate, e sottoposte periodicamente a test.
L’ottimizzazione del tasso di conversione è un processo continuo e richiede tempo per essere sperimentato, soprattutto se si prevede di eseguire test su diverse sezioni del sito web.
L’obiettivo è comprendere i clienti e prendere decisioni basate sui dati che miglioreranno la loro esperienza, con conseguente aumento delle conversioni.
Non dimenticare che ogni sito web è diverso. Ciò che funziona per un marchio potrebbe non funzionare per te. Ma da qualche parte, anche per te, c’è la ricetta giusta per entrare in sintonia con i tuoi utenti, lead e clienti. Quello che devi fare è progettare con competenza, effettuare dei test e controllare le KPI giuste per assicurarti il massimo delle conversioni possibile.