9 Step per generare brand authority ed essere riconosciuto come brand leader
Nell’era digitale l’accesso alle informazioni è pressoché illimitato, i consumatori sono sempre più critici e selettivi e convincerli a preferire il tuo brand rispetto agli altri è la sfida più grande da vincere. Prima di fare acquisti o affidarsi a un marchio, tutti gli utenti tendono a cercare informazioni online, leggere recensioni, confrontare le offerte disponibili. In questo scenario, essere percepiti come un brand autorevole, possedere la brand authority che fa di te un’autorità nel tuo settore di mercato è fondamentale per catturare l’attenzione e la fiducia dei consumatori.
Ma cos’è esattamente la brand authority? In termini semplici, rappresenta l’autorità o la leadership che un marchio ha acquisito nel proprio settore, sia a livello di conoscenza che di competenza nel suo ambito specifico. La brand authority è la caratteristica che fa di te un punto di riferimento affidabile, un esperto a cui rivolgersi per consulenza, informazioni e naturalmente da cui comprare prodotti e soluzioni.
È intuitivo che questa percezione più è presente e diffusa nel mercato più le vendite ne trarranno beneficio.
Un’altra caratteristica della brand authority è che a differenza di altre come qualità dei prodotti, livello delle vendite, quantità dei clienti, non è misurabile. Non è possibile quantificare quanta authority possegga un determinato marchio, perché questo risultato incrocia le percezioni emotive dei clienti, e dunque è destinato ad essere una caratteristica immateriale. C’è, ma non si vede. Si percepisce.
Per questa caratteristica immateriale non misurabile, non sono pochi i brand che, scoraggiati, mettono da parte le strategie di marketing per accrescere la brand authority, commettendo però un grave errore. Soprattutto riguardo al futuro.
Perché la brand authority non è una macchinetta dove infili la cialda ed esce il caffè. Occorrono tempo e investimenti per un risultato che dispiegherà i suoi effetti nel futuro.
Brand authority indiscussi
Ci sono diversi esempi di brand leader indiscussi che hanno raggiunto uno status di riferimento nel loro settore, investendo lungamente per diventarlo.
Apple
Apple è considerata un’autorità nell’industria tecnologica. La sua reputazione di innovazione, design e qualità ha reso l’azienda un punto di riferimento per molti consumatori. Apple ha costruito una authority attraverso la sua costante ricerca dell’eccellenza e il focus sull’esperienza utente. La sua capacità di anticipare le tendenze del settore e di creare prodotti che superano le aspettative ha consolidato la sua posizione come leader indiscusso nel campo della tecnologia.
Nike
Nel settore dell’abbigliamento e delle calzature sportive, Nike è considerato un’autorità. È riuscita a instaurare una relazione emotiva con i consumatori attraverso campagne di marketing coinvolgenti, endorsement di celebrità e partnership con atleti di fama mondiale (guarda ad esempio il recente Air, film dedicato alla storia del testimonial Michael Jordan, che ha reso l’azienda leader prima nel settore delle scarpe da basket e poi in tutto il mercato delle calzature sportive).
La sua presenza costante negli eventi sportivi di rilievo e il supporto agli atleti hanno consolidato la sua reputazione di brand leader nel mondo dello sport.
Google è diventata l’autorità incontrastata nel campo dei motori di ricerca e della tecnologia online. La sua costante innovazione nel migliorare l’algoritmo di ricerca e offrire risultati accurati e pertinenti ha portato Google ad essere il motore di ricerca più utilizzato al mondo.
La sua capacità di fornire informazioni affidabili e pertinenti ha conferito al marchio un’immagine di autorità nel settore della ricerca online e dell’organizzazione delle informazioni.
I principali vantaggi dell’essere una brand authority
Nell’ultimo workshop che abbiamo fatto a MIlano, lo scorso marzo, abbiamo incontrato un cliente che aveva comprato un nostro prodotto. Appena ci ha visto ha voluto acquistare anche una consulenza, dicendo: “Ormai si sa che quando si parla di marketing automation siete voi i punti di riferimento”.
A parte la soddisfazione, ovviamente, il punto centrale però è un altro: avere e riuscire a trasmettere una percezione di questo tipo, riesce a facilitarti la vita in tutto quello che poi di business vai a fare.
I principali vantaggi infatti sono:
Credibilità e fiducia
Essere riconosciuti come un’autorità nel proprio settore crea un senso di credibilità e fiducia nei confronti dei consumatori. Quando un marchio è percepito come una fonte affidabile di informazioni e soluzioni, i consumatori si sentono più rassicurati nel fare acquisti e interagire con esso.
La credibilità è uno dei pilastri fondamentali per costruire una relazione duratura con i clienti.
Differenziazione dalla concorrenza
In un mercato saturo, dove i consumatori sono bombardati da numerosi marchi e offerte, il brand leader è quello che fa la differenza. Essere considerati un’autorità nel proprio settore significa offrire un valore unico e distintivo, una conoscenza approfondita e una capacità di risolvere i problemi dei clienti. Questo aiuta a creare uno spazio unico per il marchio e a posizionarlo come leader di riferimento.
Generazione di opportunità
La brand authority apre le porte a nuove opportunità di business. Può portare a partnership, collaborazioni ed esposizioni sui media di settore. Le persone si rivolgono alle autorità per consulenze, interviste e contributi, creando ulteriori occasioni per far conoscere il marchio e accrescere la sua visibilità. Le opportunità generano a loro volta una maggiore esposizione mediatica, aumentando la consapevolezza e il posizionamento del marchio.
9 Step per generare brand authority ed essere riconosciuto come brand leader
Costruire una brand authority, è intuitivo, non è facile, richiede tempo, impegno, costanza, fiducia nei propri mezzi e una strategia di marketing digitale estremamente mirata.
Abbiamo individuato da noi individuati per creare una strategia mirata ad aumentare la percezione di autorità del brand nei confronti del proprio pubblico. Puoi anche considerarli come dei consigli o delle raccomandazioni.
- Conoscere e avere presente il significato e il funzionamento del bias dell’autorità.
- Content marketing.
- Recensioni dei clienti “guidate”.
- Testate giornalistiche (con qualche avvertenza).
- Testimonial (influencer e grandi partner).
- Casi studio.
- Effetto “mera esposizione”.
- Comunicare tutto questo ovunque su sito, ads e mail.
- Sicurezza in sé stessi (aka “supercafone”).
Vediamoli in dettaglio.
1) Conoscere e comprendere il bias dell’autorità
Per poter articolare una strategia di marketing mirata, il primo concetto da conoscere e assimilare è il “pregiudizio” o “bias dell’autorità”. Il pregiudizio si riferisce alla tendenza umana a dare maggior peso e fiducia alle informazioni o alle opinioni provenienti da figure di autorità o esperti nel campo, anche quando potrebbero esserci prove o argomenti contrari.
L’origine del termine “bias dell’autorità” può essere attribuita agli studi condotti da Stanley Milgram negli anni ’60. Milgram ha condotto famosi esperimenti sull’obbedienza, in cui le persone venivano indotte a dare scosse elettriche a una finta cavia su richiesta di una persona percepita o presentata come un’autorità (nel caso dell’esperimento era una persona presentata come scienziato che indossava un camice bianco).
Questi esperimenti hanno dimostrato come le persone tendano ad obbedire ciecamente all’autorità, anche quando le azioni richieste erano moralmente discutibili.
Il bias dell’autorità funziona attraverso meccanismi psicologici come il conformismo sociale e la fiducia naturale nell’esperienza e nella competenza degli esperti. Le persone sono inclini a ritenere che le informazioni fornite da figure di autorità siano accurate e affidabili, e quindi ad accettarle senza metterle in discussione.
In sostanza, l’authority bias può essere visto come un’euristica, il che significa che è una scorciatoia mentale che ci consente di analizzare le situazioni e prendere decisioni rapidamente, a costo di sacrificare eventualmente altri fattori, come l’accuratezza.
Ciò significa che tendiamo a fidarci e obbedire alle figure autorevoli perché, in generale, ciò tende a portarci a prendere decisioni e valutazioni relativamente ottimali e avvantaggia noi e la società più di quanto possa causare danni.
Il bias dell’autorità nel marketing
Esistono diversi esempi e dati che dimostrano l’esattezza del bias dell’autorità anche nel marketing. Ad esempio, studi sul marketing hanno mostrato che le testimonianze di celebrità o figure di autorità possono influenzare positivamente le decisioni di acquisto dei consumatori. La presenza di un’immagine o di un’approvazione di una figura di autorità può portare a un aumento delle vendite di un prodotto o a una maggiore accettazione di una determinata marca.
Ed è per questo motivo, soprattutto che sui siti web vedi segnalazioni come “Il nostro prodotto è utilizzato da (segue sfilza di brand), oppure “è apparso su” (e si citano televisioni o piattaforme, oppure ancora è l’imprenditore stesso a segnalare la sua autorità invitando a seguire il suo intervento su un TED di settore, oppure a leggere l’intervita che il tal giornale gli ha dedicato eccetera.
Per vincere il messy middle è necessaria un’autorità
Che a ben vedere è esattamente quello che accade nel processo di scelta del consumatore moderno, descritto da Google nella sua ricerca sul Messy Middle. In base a questa ricerca, Google individua il consumatore moderno come un disperso nella giungla delle proposte e controproposte, sollecitazioni e contro sollecitazioni che disperatamente cerca una bussola per le sue decisioni d’acquisto.
Questa bussola può ben essere rappresentata dal bias dell’autorità: il consumatore tenderà a fidarsi di un esperto che conosce la strada d’uscita dalla giungla e la seguirà volentieri.
Quali possono essere queste vie d’uscita per il consumatore perso?
- Marchi famosi.
- Esperti in materia.
- Testimonianze di celebrità.
- Influencer.
- I media.
- Organizzazioni esperte nel settore.
- Organizzazioni educative.
- Premi e distintivi.
La tua strategia per diventare esperto e autorità del settore, parte da qui. Riconoscere e governare il bias dell’autorità.
2) Il content marketing
Il primo mattone per costruire la tua credibilità e reputazione non può non essere il content marketing. Attraverso articoli, blog, guide, video, podcast e altri formati di contenuto, un marchio può dimostrare la propria conoscenza approfondita del settore e offrire informazioni utili e soluzioni ai problemi del pubblico. Ciò contribuisce a posizionare il marchio come un’autorità nel campo e come esperto di riferimento.
È dispendioso in termini di risorse? Sì, perché o lo fai tu e spenderai in termini di tempo, o paghi qualcuno che lo fa e paghi in termini di soldi.
Ma va fatto. Non si può pensare di poter diventare autorevoli in un ambito o settore o argomento, senza investire in contenuti. E quando parliamo di contenuti, non intendiamo copia e incolla, scopiazzature, articoli tanto brevi quanto inutili, giusto per fare SEO.
Intendiamo contenuti di valore. Utili a chi legge. Significativi in termini di importanza, idonei a far pensare al lettore che sta leggendo qualcuno di veramente esperto.
Quando abbiamo cominciato con Active Powered, il nostro blog era notevolmente spoglio e nessuno ci metteva mano perché sapevamo che era una attività impegnativa e che avrebbe pagato molto al di là del tempo.
Ma sapevamo bene anche quanto avrebbe potuto pagare, così il nostro Stefano si è messo di buzzo buono e ha tirato fuori articoli molto approfonditi che in breve tempo sono stati notati e linkati in gruppi e blog di settore, aiutando molto non solo la SEO grazie al link building, ma soprattutto cominciando a farci conoscere come esperti reali dell’automation marketing.
Il primo articolo verteva su come fare uno split test e scendeva molto in profondità e moltissimi esempi. Fu preso come un libretto di istruzioni e il link condiviso moltissimo. .
Il secondo articolo fu ancora peggio (o meglio). Come scegliere un autoresponder, con un testo che arrivava a diecimila parole, che affrontava i pro e i contro di numerosi servizi di provider di email marketing.
L’articolo fu talmente apprezzato che diventò virale. Perché oltre ad essere ultra approfondito non aveva competitor, ovvero articoli altrettanto approfonditi.
È questo il content marketing che intendiamo noi ed è questa l’attività che poi paga. Contenuti di grande valore, prodotti come se te li stessero pagando. Niente che si può trovare con lo stesso livello di approfondimento, online. L’effetto che devi generare in chi legge è la meraviglia. Cosicché possa pensare: “questi sanno davvero quello di cui parlano, non ne ho visti mica altri in giro allo stesso livello di specializzazione”.
3)Recensioni dei clienti “guidate”
Le recensioni online giocano un ruolo cruciale nella costruzione di una brand authority forte. Come abbiamo già detto in questo articolo dedicato, le recensioni offrono vantaggi considerevoli rispetto ai competitor e per l’affermazione della autorità del marchio.
Credibilità e fiducia dei consumatori
Le recensioni contribuiscono a creare fiducia e a migliorare la credibilità del marchio. Quando i consumatori leggono recensioni positive e dettagliate da parte di altri utenti, si sentono più inclini a fidarsi del marchio e a considerarlo un’autorità nel settore. Le recensioni autentiche e obiettive rappresentano una forma di prova sociale che influisce sulle decisioni di acquisto.
Social proof
Le recensioni online fungono da prova sociale e influenzano il comportamento degli utenti. Le persone tendono a basare le loro decisioni di acquisto sull’esperienza e l’opinione di altri consumatori. Le recensioni positive, soprattutto quando sono numerose e dettagliate, forniscono un senso di conferma e rassicurazione, dimostrando che il marchio è affidabile, di qualità e degno di fiducia.
Feedback e miglioramento continuo
Le recensioni online offrono al marchio un feedback prezioso e una visione diretta dell’esperienza dei clienti. Questo feedback può essere utilizzato per apportare miglioramenti e modifiche ai prodotti, ai servizi o all’esperienza complessiva offerta dal marchio.
Mostrare una volontà di ascoltare e rispondere alle recensioni degli utenti dimostra l’impegno del marchio nel fornire un’esperienza positiva e si traduce in una maggiore fiducia da parte del pubblico.
Rilevanza per la SEO
Le recensioni online, specie se ben scritte e documentate, possono influenzare la visibilità del marchio sui motori di ricerca. L’algoritmo di Google, ad esempio, tiene conto delle recensioni e delle valutazioni quando determinano la classifica dei risultati di ricerca. Le recensioni positive e di qualità possono aumentare la visibilità del marchio, portando a un miglior posizionamento nei risultati di ricerca e a una maggiore esposizione ai potenziali clienti.
Produzione di user generated content
Le recensioni online rappresentano una forma di contenuto user-generated, che può arricchire la strategia di content marketing del marchio. Le recensioni possono essere utilizzate come testimonianze autentiche e potenti che rafforzano il posizionamento del marchio come autorità nel settore. Inoltre, possono essere utilizzate come fonte di ispirazione per creare contenuti correlati, come articoli o video informativi.
Guida i tuoi clienti nel rilasciare recensioni e testimonianze
Come hai visto le recensioni hanno grandi potenzialità che però, per essere correttamente dispiegate, devono essere esaurienti, dettagliate, e perché riescano ad influenzare il lettore-consumatore, devono essere rivolte più alla soluzione dei problemi che a risolversi in generici e inutili complimenti all’azienda.
È necessario quindi, “guidare” il cliente che deve rilasciare recensioni. Questo significa che deve scrivere quello che vuoi tu?
Assolutamente no.
Il cliente deve parlare della sua esperienza e di come lui ha risolto i suoi dubbi e i suoi problemi. Quello che devi fare tu, è aiutarlo a farlo in modo efficiente.
Ad esempio noi inviamo al cliente una email in cui gli chiediamo se è soddisfatto del prodotto, se ci sono stati problemi eccetera.
In caso di risposta affermativa, cioè se è soddisfatto, gli chiediamo una recensione inviandogli una griglia di domande:
- Come ci hai conosciuto?
- Che problemi avevi?
- Come pensavi di risolverli?
- Cosa hai acquistato da noi e perché?
- Il nostro prodotto ha soddisfatto le tue aspettative?
- Hai avuto dei problemi con il nostro prodotto?
- Siamo stati cortesi, disponibili?
- Siamo andati in linea con le tue aspettative o le abbiamo superate?
- Cosa pensi adesso di noi?
- Ci consiglieresti ad altre aziende?
Queste sono le recensioni che attirano altri clienti, che costruiscono la tua brand authority, che servono per le tue inserzioni online, come nel caso di una nostra recente campagna su YouTube.
4)Testate giornalistiche (con qualche avvertenza)
La stampa specializzata e generalista svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di una brand authority vincente. Ottenere copertura mediatica su riviste e giornali offre una serie di vantaggi per la costruzione dell’autorità di un marchio.
Essere menzionati o avere articoli dedicati a un marchio su riviste e giornali conferisce una forte credibilità e autorevolezza. Nonostante tutto, la stampa è spesso percepita come una fonte affidabile di informazioni, e quando un marchio appare su queste pubblicazioni, si crea un’associazione positiva che aiuta a rafforzare la sua autorità nel settore.
Questo può aiutare a generare consapevolezza del marchio, a raggiungere nuovi clienti e a posizionarsi come un leader di pensiero nel settore.
Particolarmente importante poi è riuscire a essere citati, o addirittura intervistati dai media su temi specifici, il che consente al brand e all’imprenditore di posizionarsi come esperti nel proprio settore. Questo contribuisce a rafforzare la brand authority, fornendo un’opportunità per condividere conoscenze e opinioni approfondite su argomenti rilevanti. Essere riconosciuti come fonte di expertise può aprire porte a ulteriori opportunità di collaborazione e partnership.
Infine, essere pubblicati su riviste e giornali consente di amplificare il contenuto di un marchio. Ad esempio, se un’azienda ha prodotto un rapporto di ricerca o un white paper, la pubblicazione su una rivista specializzata o di rilievo può diffondere il contenuto ad un pubblico più vasto. Sono tutte attività che aiutano a posizionare il marchio come una fonte autorevole di informazioni e ad aumentare la sua visibilità nel settore.
Attenzione però a non esagerare o cadere in trappole controproducenti
Devi fare molta attenzione a evitare facili trappole che se da un lato possono appagare la tua vanità dfall’altro però rischiano di fare danno notevoli alla costruzione di una brand authority genuina ed autentica.
Ci riferiamo al deleterio fenomeno dei contenuti “comprati”.
Il fenomeno delle interviste o degli articoli a pagamento sui media è noto come “pubblicazione sponsorizzata” o “pubblicità mascherata”. Si tratta di una pratica in cui le aziende pagano per ottenere una copertura mediatica che sembri essere un contenuto redazionale indipendente e imparziale, ma in realtà è un contenuto promozionale.
Questa pratica può essere dannosa per la costruzione di una brand authority genuina e autentica per diversi motivi:
Mancanza di credibilità
Quando i lettori o gli utenti si rendono conto che un contenuto è stato pagato, viene meno la fiducia nella sua obiettività e imparzialità. La credibilità del marchio viene compromessa e si può creare una percezione negativa di manipolazione dell’opinione pubblica.
Perdita di autenticità
La costruzione di una brand authority forte si basa sull’autenticità e sulla trasparenza. Quando un contenuto sponsorizzato viene presentato come un’opinione o una testimonianza indipendente, si perde l’autenticità e si crea un divario di fiducia tra il marchio e il pubblico.
Reazione negativa degli utenti
Gli utenti spesso reagiscono negativamente alle pubblicazioni sponsorizzate, considerandole come tentativi di manipolazione o pubblicità ingannevole. Questo può portare a critiche sui social media, recensioni negative o addirittura all’abbandono del marchio da parte dei consumatori.
Degrado dell’immagine del marchio
L’utilizzo di pubblicazioni sponsorizzate può danneggiare l’immagine del marchio nel lungo termine. Le pratiche di marketing ingannevoli possono essere facilmente scoperte e diffuse attraverso il passaparola negativo, minando la reputazione del marchio e compromettendo la sua autorità nel settore.
Questo avviene non tanto nel B2C, dove i consumatori finali possono anche non notare il contenuto comprato e fatto fraudolentemente passare per autentico, ma nel B2B, ovvero le aziende, questa prassi è conosciutissima e considerata un segnale negativo non di poco conto. Ci metteranno poco le altre aziende a mettere in circolo un passaparola negativo.
Devi considerare che la pubblicità è una pratica legittima nel marketing, ma quando viene mascherata come contenuto editoriale indipendente, si crea una distorsione delle informazioni e delle opinioni. Al contrario, una brand authority genuina si basa sulla creazione di contenuti di qualità, sulla condivisione di esperienze autentiche e sull’offerta di valore reale al pubblico.
In quali casi può convenire comprare spazio sui giornali
Per costruire una brand authority credibile, autentica e genuina è necessaria la massima lealtà con il cliente. Quindi se proprio ci tieni ad apparire sul tal giornale, compra pure lo spazio, ma assicurati che ci sia scritto “contenuto promozionale” o “contenuto sponsorizzato”, e che il contenuto acquistato appaia diverso anche graficamente, dai contenuti del giornale, in modo che il lettore e l’utente sappiano che hai legittimamente acquistato unì legittimo spazio pubblicitario, ma non stai traendo in inganno nessuno.
Inoltre sappi che è prassi nei giornali “trattare bene gli inserzionisti”. Ovvero compra gli spazi e poi aspettati, in caso di una inchiesta o articolo giornalistico sul tema di tuo interesse, una telefonata del giornalista che ti chiede di esprimere un parere. In questo caso non c’è nessun trucco, sarai intervistato come esperto, con ottime ricadute sulla tua brand authority e la tua correttezza è preservata.
5) Testimonial (influencer e grandi partner)
L’utilizzo e il coinvolgimento di partner, influencer e altri personaggi di rilievo possono svolgere un ruolo significativo nella costruzione di una brand authority forte.
Partner e influencer hanno spesso un pubblico stabilito e un seguito fedele. Collaborando con loro, il tuo marchio può raggiungere nuovi segmenti di pubblico e raggiungere potenziali clienti che potrebbero essere difficili da raggiungere con altre strategie di marketing.
Quando un influencer o un partner di alto profilo si associa al marchio, ciò fornisce un’importante forma di social proof. Il pubblico tende a prestare maggiore attenzione e fiducia a un marchio se è supportato o raccomandato da figure autorevoli nel settore.
Naturalmente è importante scegliere i tuoi partner influencer con cura. È fondamentale che siano in linea con i valori e la missione del marchio, altrimenti potrebbe causarsi un’assenza di autenticità e una mancanza di coerenza nella comunicazione. La scelta di collaboratori che siano autentici e rilevanti per il pubblico di riferimento del marchio contribuirà a garantire risultati positivi nella costruzione della brand authority.
6) I Casi studio
Un contenuto che aumenta di molto la percezione di brand authority è la comunicazione di un successo .Ovvero come hai fatto a raggiungere un determinato ed eccezionale risultato, non semplicemente comunicandolo ma dimostrandolo punto per punto e facendo anche nomi e cognomi.
Come? Attraverso il racconto di un case study.
I case study sono analisi dettagliate di situazioni reali in cui il marchio ha affrontato una sfida, ha implementato una strategia specifica e ha ottenuto risultati positivi. Raccontano una storia di successo che evidenzia come il marchio abbia affrontato e risolto un problema o raggiunto un obiettivo specifico.
I case studies sono uno strumento potente per costruire una brand authority forte. Raccontando storie di successo con dati concreti e dettagliati, il marchio dimostra la propria competenza, esperienza e capacità di risolvere le sfide del settore.
La struttura di un case study di successo può variare, ma di solito comprende i seguenti elementi:
- Introduzione al contesto in cui si è verificato il problema o l’obiettivo da affrontare. Questo può includere informazioni sul settore di riferimento, il pubblico target e la sfida specifica che il marchio ha dovuto superare.
- Definizione chiara degli obiettivi che il marchio si è posto nel caso in questione. Gli obiettivi dovrebbero essere specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e con un tempo definito (obiettivi SMART).
- Descrizione dettagliata della strategia adottata dal marchio per affrontare la sfida o raggiungere l’obiettivo. Questa sezione dovrebbe spiegare le azioni specifiche intraprese, le risorse utilizzate e le decisioni prese per implementare la strategia.
- Descrizione dei passaggi e delle attività effettuate dal marchio per mettere in pratica la strategia delineata. Questo può includere dettagli sulle campagne pubblicitarie, sulle iniziative di marketing, sul coinvolgimento del pubblico e su altre azioni chiave.
- Presentazione dei risultati ottenuti attraverso l’implementazione della strategia. Questa sezione dovrebbe fornire dati e metriche che dimostrano l’efficacia delle azioni intraprese dal marchio. Ad esempio, si possono riportare aumenti nelle vendite, incrementi del traffico sul sito web, miglioramenti della percezione del marchio o altri indicatori di successo.
- Valutazione critica dei risultati e delle lezioni apprese dal caso di successo. Questa sezione può evidenziare gli aspetti chiave che hanno contribuito al successo, le sfide incontrate e le implicazioni per il futuro.
Quando si racconta un case study di successo, è importante utilizzare un linguaggio chiaro e coinvolgente, fornendo dettagli e dati concreti per sostenere la storia. Inoltre, è utile includere testimonianze o citazioni da parte di clienti, partner o altre parti coinvolte nel caso di studio, per aggiungere ulteriore autenticità e credibilità.
Naturalmente, il case study va preparato per tempo, tutti i dati e le attività vanno raccolte e catalogate in tempo reale, in modo che nessun dettaglio vada poi disperso e che il tutto risulti efficace e coinvolgente e soprattutto autentico.
Quando un cliente ti pone davanti un obiettivo, è il tempo di decidere se questo lavoro può diventare un case study. Non va mai costruito a posteriori, perde di efficacia.
7) L’effetto “mera esposizione”
L’effetto “mera esposizione”, noto anche come “effetto familiarità“, si riferisce al fenomeno psicologico per cui le persone tendono a sviluppare una preferenza o una valutazione positiva per qualcosa semplicemente perché sono state esposte al marchio in modo ripetuto. In altre parole, l’esposizione frequente a un oggetto, un marchio o un messaggio può generare una familiarità che porta a una maggiore attrazione e una valutazione positiva.
È lo stesso principio per cui in radio ad esempio, senti più o meno sempre le stesse canzoni. Le case discografiche spingono (e pagano) per promuovere quelli che secondo loro saranno i successi della stagione e le radio le trasmettono periodicamente, contando proprio sull’effetto di mera esposizione.
L’effetto gioca un ruolo significativo per diversi motivi:
- Familiarità del marchio: l’esposizione continua e ripetuta del marchio al pubblico aumenta la familiarità con esso. Quando il marchio diventa familiare, il pubblico si sente più a suo agio e sviluppa un senso di fiducia e familiarità che contribuisce a costruire la brand authority.
- Effetto cumulativo: l’effetto “mera esposizione” si basa sull’idea che ogni esposizione successiva ad un marchio o a un messaggio aumenta l’effetto complessivo. Più una persona viene esposta al marchio, più probabile è che sviluppi una preferenza positiva nei confronti del marchio stesso.
- Condizionamento positivo: l’esposizione ripetuta a un marchio può condizionare le percezioni del pubblico, creando un’associazione positiva con il marchio stesso. Questo può influire sull’immagine del marchio, la reputazione e la brand authority, poiché il pubblico sviluppa una valutazione positiva in base alla familiarità acquisita.
- Rafforzamento del posizionamento: l’esposizione frequente del marchio consolida il suo posizionamento nella mente del pubblico. Quando il marchio è costantemente presente e visibile, viene associato a un certo settore o a un’area di competenza. Questo contribuisce alla brand authority, poiché il marchio viene percepito come un leader o un esperto nella sua area di specializzazione.
È importante notare che l’effetto “mera esposizione” da solo non garantisce il successo nel marketing o nella costruzione di una brand authority. È necessario abbinarlo a una strategia di comunicazione coerente, alla qualità del prodotto o servizio, e all’offerta di un valore reale al pubblico.
L’effetto “mera esposizione” può tuttavia supportare tali sforzi, creando una familiarità che favorisce la brand authority e la preferenza del pubblico.
8) Comunicare tutto questo ovunque su sito, ads e email
Va da sé che tutte le attività descritte finora non funzioneranno o lo faranno solo parzialmente senza un piano di comunicazione sistematica e puntuale di tutti i contenuti generati che vanno organizzati e veicolati in modo efficace, utilizzando tutti i canali a disposizione.
Questo significa trovare i luoghi ideali per ospitare i contenuti: blog, social media, newsletter generaliste e settoriali, email automatiche appositamente progettate, inserzioni pubblicitarie, landing page progettate allo scopo, sito web con i contenuti come ad esempio le recensioni e i testimonial posizionati tutto in bella evidenza.
E poi: comunicare, comunicare, comunicare. Senza stancarsi mai, cercando di non essere ripetitivi ma riuscendo a cogliere ogni occasione possibile per ribadire i concetti o per comunicare le novità.
Il marketing spesso è un’attività che confina con l’arte, con la creatività. Soprattutto in caso di budget bassi, trovare nuove idee per affermare e veicolare concetti importanti e per affermare la brand authority è assolutamente necessario.
E infine un ultimo consiglio. Un po’ border line ma che ha un illustre esempio vivente e di fama mondiale.
9) Sicurezza in sé stessi (aka “supercafone”)
Il nostro founder e Ceo, Stefano Mini, lo ha ribattezzato: “Effetto supercafone”. Non importa “cosa dici”, ma soprattutto “come lo dici”. Quando si parla di costruzione di una brand authority, siamo interessati a individuare le persone che hanno accumulato la maggiore autorità nel mondo.
In questo momento, Elon Musk spicca come una delle figure più autorevoli. La domanda è: cosa ha contribuito a renderlo così autorevole? Uno dei fattori chiave è l’effetto “mera esposizione”, che Musk ha utilizzato in modo molto efficace.
Uno dei suoi superpoteri consiste nella capacità di manipolare il ciclo delle notizie, facendo in modo che il suo nome sia sempre in primo piano, indipendentemente dall’argomento della settimana. Questa costante esposizione mediatica ha contribuito ad aumentare la sua autorità.
Un altro motivo per cui Musk è così autorevole è la sua sicurezza in sé stesso. Anche quando dice cose che potrebbero sembrare assurde o senza senso, lo fa con una tale sicurezza che le persone credono in lui e lo ascoltano, contribuendo così ad aumentare la sua autorità.
Un esempio recente di ciò è quando ha affermato di aver creato da solo l’intelligenza artificiale, nonostante sia una dichiarazione alquanto discutibile. Tuttavia, ha pronunciato queste parole con tanta sicurezza che molte persone hanno creduto in lui e la sua autorità è cresciuta, nonostante si trattasse di una dichiarazione piuttosto controversa.
Questo è solo un esempio, ma potremmo citarne molti altri di “guru” o imprenditori che, nonostante dicano cose prive di senso logico, riescono comunque ad attirare seguaci grazie alla loro sicurezza in sé stessi.
Quindi, riassumendo, se metti insieme tutti i consigli finora discussi e li abbini a una forte sicurezza in te stesso e nel tuo marchio, sarai in grado di costruire una brand authority di successo.
Come ridurre il tasso di disiscrizione email (e interpretarlo correttamente) - Active Powered
11/10/2023 @ 07:00
[…] Dopo il motivo tecnico, c’è il motivo qualitativo in termini di contenuti. L’equilibrio tra email di vendita e email di contenuto, va rintracciato e fissato, perché un tasso di disiscrizione alto con la motivazione del “troppe email” influisce sulla reputazione del brand. […]
Deliverability e filtri antispam nel 2024: le novità in arrivo - Active Powered
15/11/2023 @ 12:21
[…] del brand non è solo un concetto del marketing lato cliente, fare in modo cioè che i clienti vedano il brand come affidabile grazie alla fiducia che riesce a trasmettere e a infondere, condizione naturalmente cruciale per il […]