I trend del 2018 sull’email marketing (e come sfruttarli)
Siamo già a febbraio del 2018 e la domanda a cui risponderemo oggi è: quali saranno i trend legati all’email marketing in questo 2018?
Il mondo del Digital Marketing si evolve in fretta ed è di estrema importanza rimanere al passo per garantirsi dei risultati soddisfacenti e aumentare il vantaggio competitivo.
Vediamo quindi quali saranno i trend del 2018 e cosa puoi fare in merito.
Iniziamo!
Come ogni anno, tra la fine del vecchio e l’inizio di quello nuovo, analisti, imprenditori e marketer di tutto il mondo studiano e analizzano il mercato per fare le loro stime su quello che potrebbe accadere nei prossimi 12 mesi e riuscire a capire quindi quali saranno i trend.
Oggi ci soffermeremo su quello che ci riguarda: il mondo dell’email marketing e dintorni.
Ecco quindi i principali trend del 2018.
User Experience e Content Marketing, parola chiave: Personalizzazione
Da delle ricerche atte da Forrester è emersa la paura dei CMO della difficoltà sempre crescente di fidelizzare un cliente.
Ad oggi, grazie ad internet ed ai molteplici contenuti che offre, ci sono sempre più utenti consapevoli dei propri bisogni e di quello che vogliono.
Il mercato offre decine e decine di scelte ormai e le aziende faticano a differenziarsi, a conquistare il cliente e fidelizzarlo.
Il focus che le aziende dovrebbero prendere in seria considerazione è quella del riuscire a creare un’esperienza unica all’utente.
Si parla sempre più di prosumer, quell’utente consumer che “ne sa di più” e vuole personalizzare il proprio prodotto, scegliere le diverse configurazioni e farlo suo.
La sfida del 2018 è sulla UX.
Bisogna creare funnel estremamente personalizzati.
Ne avevo già parlato, nei mesi scorsi, in più di un articolo, la parola chiave è: personalizzazione.
Bisogna studiare il viaggio dell’utente all’interno nel nostro business per regalargli la miglior esperienza possibile.
La Personalizzazione toccherà tutto il mondo del marketing, ma avrà tra i protagonisti le email come canale di conversazione: il cliente è sempre più importante, la sua esperienza ha sempre più rilevanza e anche le email dovranno puntare a creare engagement e loyalty con il brand.
Usando tool come Active Campaign si avrà quindi un vantaggio competitivo molto ampio data l’enorme capacità di segmentazione dei contatti e le molteplici possibilità di personalizzare il percorso dell’utente all’interno dei tuoi contenuti.
Personalizzazione delle email nella pratica: la segmentazione
Il primo passo per riuscire a creare un percorso e un’esperienza utente ben profilata e personalizzata è la segmentazione della lista.
Hai un unico listone contenente tutti i tuoi contatti?
Se così fosse, ti consiglio di leggere quanto segue.
Bisogna studiare i proprio contatti e capire cos’è meglio per ognuno di essi.
Dietro ogni contatto c’è una persona, una persona vera, con delle esperienze, una vita, una personalità, delle paure e dei desideri.
Devi imparare a conoscerle e segmentarle.
Possiamo delimitare 5 macro-opzioni di segmentazione:
- Caratteristiche del profilo cliente (Demografia)
- Valore del cliente – corrente e futuro
- Ciclo di vita del cliente
- Comportamento dell’utente (engagement e acquisti)
- Tipo di persona (Psicografia)
1- Caratteristiche del profilo cliente (Demografia)
Questi sono le informazioni di base: età, genere, occupazione, stato sociale, dati geografici e così via.
Avere una segmentazione delle informazioni di base è, ovviamente fondamentale.
2- Valore del cliente (corrente e futuro)
In un business è di fondamentale importanza riuscire a distinguere i migliori clienti da quelli peggiori. Bisogna trattarli in maniera differente.
Un modo molto utile ed efficace di pensare al valore del cliente è quello di usare questi tre gruppi:
- Most-valuable customers (MVC), ovvero i clienti più preziosi;
- Most-growable customers (MGC), ovvero quelli con il più alto potenziale di crescita all’interno del tuo business;
- Below Zero Customers (BZC), ovvero i clienti peggiori.
Quando si parla di segmentazione basata sulla fedeltà e valore dell’utente, è utile confrontare il valore corrente con il valore futuro.
Ecco una matrice che puoi utilizzare per questo:
Questa matrice mette in considerazione la qualità del cliente in relazione al potenziale futuro e delimita i buoni clienti (15%), gli ottimi clienti (15%), clienti saltuari con basso potenziale (60%) e i clienti mediocri (10%).
Sotto al grafico potrai notare inoltre quali sono gli indicatori di qualità o potenzialità.
3- Ciclo di vita del cliente
Ogni cliente ha un ciclo di vita all’interno del tuo business.
Devi pensare di segmentare gli utenti in base alla fase in cui si trovano.
Stila il ciclo di vita e le varie fasi in cui l’utente può ritrovarsi nel tuo business, segmenta e distingui i vari contatti che si trovano nella varie fasi e agisci di conseguenza.
Hanno fatto un primo acquisto?
Hanno poi acquistato gli accessori? Si? No?
Hanno mostrato interesse verso un nuovo prodotto?
Ogni business è differente, ma ogni business ha un percorso che l’utente segue, devi averne piena coscienza e segmentare di conseguenza.
4- Comportamento dell’utente (engagement e acquisti)
Ogni utente all’interno di una lista email svolge delle azioni: click, apertura email, acquisti e così via.
Crea uno score (punteggio), più l’utente sarà attivo e più avrà un punteggio alto.
5- Tipo di persona (Psicografia)
Qui si parla di principalmente di copywriting.
Una volta intercettati i vari segmenti, l’ultimo passo è quello di personalizzare il messaggio per renderlo rilevante per ogni tipo di contatto.
Cosa si intende per Psicografia?
Ogni utente ha:
- Stile di vita
- AIO: Attività, Interessi, Opinioni
- Preoccupazioni
- Personalità
- Valori
- Abitudini
Domandati: che stile di vita conduce? Quali sono le sue opinioni, le sue credenze? I suoi valori? Abitudini?
Comunica con un copywriting consono al tipo di utente che hai davanti.
Esempio di una campagna di email marketing segmentata
Detto tutto questo, voglio farti un esempio pratico di come riuscire a personalizzare un messaggio usando la segmentazione dei contatti.
Azienda: e-commerce di moda.
Campagna: semplice invio di una email per comunicare la disponibilità di un nuovo catalogo di prodotti.
Purtroppo vedo tante aziende mandare un unica email con l’intero catalogo all’intera lista.
Con questo articolo credo avrai capito che dovrai iniziare a fare di più.
Addentriamoci nell’esempio.
Facciamo una prima segmentazione:
- Direi dividere per sesso, quindi inviare email separate ad uomini e donne così da mostrare i capi femminili e maschili ai loro rispettivi interessati.
Ma possiamo spingerci oltre:
- Combiniamo le preferenze di stile (classico, vintage ecc) che i contatti hanno mostrato in precedenza, così facendo avremo uomini e donne e poi dei sottogruppi segmentati per interesse specifico di stile.
I risultati saranno già migliori rispetto ad un unica email generica inviata a tutti, ma possiamo andare ancora oltre:
- Usiamo le le taglie dei clienti. Inutile mandare comunicazioni di marketing per vendere dei capi a persone con una taglia che non abbiamo disponibile. Ogni utente che cliccherà deve trovare la sua taglia disponibile nella pagina di destinazione.
Un’altra considerazione ancora:
- Qual è lo spending medio del contatto? Combiniamo ancora un’altra variabile segmentando per prezzo. Non è meglio mostrare capi economici a chi ha dimostrato di comprare merce a basso costo e mostrare capi firmati ad alto budget a chi ha dimostrato di spendere cifre più alte?
Possiamo ancora continuare, segmentiamo ancora.
- Chi sono i clienti Most-valuable customers (MVC)?
A loro inseriremo anche un codice sconto così da assicurarci la loro fedeltà (oltre al fatto che questo segmento di utenti, come abbiamo visto, ci porta un guadagno medio molto alto e perdura nel tempo, possiamo permetterci un margine più basso offrendo un coupon sconto).
L’esempio può continuare ancora e ancora e può evolversi e svilupparsi in moltissimi scenari differenti.
Quello che ho voluto fare è stato porti dei ragionamenti logici per riuscire a mandare la comunicazione giusta alla persona giusta.
Qui ad Active Powered lo diciamo spesso, e nel 2018 sarà ancora più importante farlo: personalizza le tue comunicazioni.