L’elenco definitivo delle statistiche di email marketing nel 2021

Con buona pace di video, social, webinar, testimonial, anche nel 2021 l’email marketing rimane ancora il canale più efficace per raggiungere i tuoi clienti e vendere i tuoi prodotti. Lo testimoniano le statistiche.

Il Blog di Hubspot, ecosistema di analisi e strumenti per il marketing, ha consultato una serie di fonti, estrapolando dati che dimostrano come i principali marketer mondiali considerino l’email come uno strumento ancora molto potente. 

Sono dati che confermano quanto era già contenuto in un precedente rapporto di Hubspot, Itmus, e Wistia che vedeva nell’email marketing il canale principale da utilizzare secondo gli oltre 1500 marketer intervistati

Il rapporto di Hubspot, Itmus e Wistia

Email marketing: coinvolgimento ed esperienze

Nel rapporto si legge che il 77% dei marketer preferisce lo strumento dell’email marketing per “il maggiore coinvolgimento che assicura” e per la “possibilità di inviare messaggi personalizzati sui bisogni dell’utente”, riuscendo al contempo a instillare nell’utente sentiment positivi come “trasparenza e autenticità”. 

Le esperienze maggiormente premiate? Quelle dirette alla cura del brand che riesce a farsi amare dagli utenti (brand love), che riesce a conquistare le menti (sei tu l’esperto che risolve i problemi), e il portafogli (spendere da te conviene).

Il ROI dell’email marketing

I dati parlano chiaro: l’email marketing è tra i primi tre strumenti usati dai marketer, ma è quello che secondo il rapporto, offre un ritorno sull’investimento maggiore, 36 dollari per ogni singolo dollaro speso

Il risultato è possibile grazie ai grandi numeri offerti da questa forma di marketing e riassunti nei dati pubblicati da Hubspot: 

  • Oltre 4 miliardi di utenti di posta elettronica giornalieri.
  • Il 64% delle piccole imprese utilizza l’email marketing per raggiungere i clienti.
  • In tutti i settori, il tasso medio di apertura delle e-mail è del 19,8%, la percentuale di clic è dell’11,3% e la frequenza di rimbalzo è del 9,4%.

Punti di forza dell’email marketing

  • Il 90% dei marketer di contenuti afferma che il coinvolgimento offerto dalle email è la metrica principale che monitorano per misurare le prestazioni dei contenuti. 
  • Il 78% dei marketer afferma che l’email è importante per il successo complessivo dell’azienda, rispetto al 71% dell’anno precedente.
  • Il 78% dei marketer ha visto un aumento del coinvolgimento tramite e-mail negli ultimi 12 mesi.

Il mercato dell’email marketing

Il mercato globale è valutato intorno ai 7,5 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che aumenterà fino a 17,9 miliardi entro il 2027. Questo grazie ai tassi di crescita importanti nel settore (4 miliardi di utenti di posta elettronica giornalieri che saliranno a 4,6 miliardi entro il 2025). 

Ogni giorno vengono inviate e ricevute più di 306 miliardi di email, mentre gli account di posta elettronica attivi hanno superato i 5,6 miliardi nel 2019.

Una delle chiavi del successo dell’email marketing è da individuare nella frequenza di accesso da parte degli utenti a questo strumento:

  • Il 99% degli utenti controlla la propria casella di posta ogni giorno, con alcuni che controllano 20 volte al giorno. Di queste persone, il 58% dei consumatori controlla la posta elettronica per prima cosa al mattino.
  • Il 59% dei millennial utilizza principalmente il proprio smartphone per controllare la posta elettronica, mentre il 67% della generazione Z scansiona la propria casella di posta sul cellulare.
  • Il 74% dei baby boomer ritiene che l’email sia il canale più personale per ricevere comunicazioni dai marchi, seguita dal 72% della generazione X, dal 64% dei millennial e dal 60% della generazione Z.
  • Il 91% delle donne negli Stati Uniti usa la posta elettronica, rispetto all’89% degli uomini.

Sono statistiche importanti, che fanno dire a 4 marketer su 5 intervistati dal rapporto di Hubspot che “preferirebbero rinunciare ai social media piuttosto che all’email marketing”.

I settori più premiati dall’email marketing 

In media, la più alta percentuale di clic è quella relativa ad aziende di servizi di consulenza, posizionate al 25%, e seguite dai servizi di supporto amministrativo e aziendale al 20%. AL terzo posto i servizi per la casa e l’edilizia con quasi il 19%. 

Le e-mail inviate da artisti, scrittori e performer indipendenti hanno il tasso di apertura più alto con il 34,4%, seguito da istruzione (34,1%) e viaggi e turismo (32,6%).

Le priorità dell’email marketing

L’email marketing, come probabilmente saprai, non significa solo newsletter settimanali. La tendenza è quella di inviare magari “meno email settimanali”, ma maggiormente segmentate, dando priorità alla personalizzazione e all’automazione che riescono a creare “un’esperienza per gli abbonati”.

Il cuore del successo di questo strumento risiede in tre specifiche e importantissime configurazioni strategiche e tecniche: 

  • Segmentazione
  • Personalizzazione 
  • Automazione

Segmentazione e personalizzazione sono due facce della stessa medaglia. Dice il rapporto di Hubspot:

Conoscere i tuoi abbonati dai loro comportamenti e abitudini di lettura e gestione della posta elettronica è un modo potente per affinare la tua strategia di posta elettronica. Ma quando si combina con altre informazioni che hai, puoi creare esperienze ancora migliori.

Ad esempio, tra le segmentazioni principali, quella più usata è la demografica: 

  • il 20% delle aziende di vendita al dettaglio, e-commerce e beni di consumo e servizi personalizza le email in base a genere, razza, etnia, rispetto all’11% nel 2019.
  • I marketer che utilizzano campagne segmentate registrano un aumento delle entrate fino al 760%
  • Il 57% degli acquirenti condividerà le proprie informazioni se riceve offerte personalizzate. (Di converso: è probabile che il 52% delle persone faccia acquisti altrove se un’azienda non riesce a personalizzare i propri messaggi).
  • L’80% delle persone è più propenso ad acquistare da un’azienda che fornisce esperienze su misura.

Quanto conosci il tuo pubblico?

Il 58% dei clienti afferma che le aziende inviano loro articoli che non desiderano e il 24% afferma che le aziende inviano loro prodotti che hanno già acquistato.

Quando un’azienda identifica erroneamente il proprio pubblico o non si prende il tempo necessario per conoscerlo, il risultato consisterà nel far pensare ai consumatori che i loro desideri non sono percepiti, e di conseguenza il marketing è pigro e non vale il loro tempo o denaro.

Attraverso i software di raccolta dati, non è difficile ottenere informazioni sugli interessi e sui comportamenti del tuo pubblico. Inviare un’offerta che non è in linea con le sue esigenze o messaggi che includono informazioni di base errate sui clienti, dimostrano che non conosci bene il tuo pubblico, e questo crea disaffezione, il che può compromettere la fedeltà al marchio.

Quando le persone sperimentano questa disconnessione, possono annullare l’iscrizione alla tua lista e-mail. Ancora peggio, le tue comunicazioni potrebbero essere contrassegnate come spam.

Automazione

Automatizzare le tue email significa poter “nutrire” l’utente nelle sue varie fasi d’acquisto in cui si trova (ne abbiamo parlato qui e qui). 

“Una sequenza di e-mail progettata per raccontare una storia specifica per un periodo di tempo preciso e accuratamente studiato crea conoscenza del marchio, fiducia e connessione. E nel tempo, questo si può tradurre in clienti per la vita. Se lo fai bene, creerai un preciso rapporto relazioni/transazioni”. 

Oltre alle newsletter si prestano bene a questo scopo anche le email che di solito usi (o dovresti usare) per dare il benvenuto ad un nuovo iscritto (onboarding email) o per quelle transazionali che usi durante le fasi di vendita o post-vendita. 

In generale, Il 35% dei marketer invia ai propri clienti 3-5 e-mail automatizzate a settimana. 

L’email marketing e il B2B

Quando parliamo di email marketing B2B, le cose prendono una strada diversa rispetto al marketing B2C. Nel B2B si basa più sulla logica e sul ragionamento, questo perché di solito nello scenario B2B c’è più di un decisore e lo strumento necessita di una strategia dedicata che se ben progettata e sviluppata, assicura un ROI maggiore che nel B2C: ben 44 dollari per ognuno investito

Dice il rapporto Hubspot: 

“l’email marketing rimane una soluzione importante ed economica per guidare gli sforzi di lead generation e costruire relazioni durature con clienti nell’ambito B2B. Un’e-mail di marketing realizzata da esperti può avviare la conversazione di vendita ottenendo lead preziosi e aiutandoti a rimanere in contatto con i tuoi clienti più redditizi”.

I marketer confermano: “In termini di efficacia dell’email marketing B2B, le statistiche dicono che l’ 80% dei professionisti aziendali ritiene che l’email marketing aumenti la fidelizzazione dei clienti”.

Le statistiche del resto parlano chiaro:

  • Il 31% dei marketer B2B afferma che le newsletter via e-mail sono il modo migliore per coltivare lead.
  • L’81% dei marketer B2B afferma che la forma più utilizzata di content marketing sono le newsletter via e-mail.
  • In media, le aziende B2B inviano una campagna di email marketing ogni 25 giorni.
  • Il 31% dei marketer B2B afferma che le newsletter via e-mail sono il modo migliore per coltivare lead.
  • L’87% dei marketer B2B afferma che l’e-mail è uno dei loro principali canali di distribuzione organici gratuiti.
  • L’89% di tutte le campagne e-mail B2B viene inviato dal nome di un’azienda.

L’email marketing e il B2C

A differenza del B2B, nel B2C, la tua strategia è connetterti ai tuoi clienti consumer principalmente in modo emotivo. L’obiettivo è vendere i vantaggi che i tuoi consumatori otterranno se acquisteranno il tuo prodotto.

Di conseguenza, dicono le statistiche:

  • Il tuo pubblico ti ricompenserà con tassi di apertura e clic più elevati se non invii più di cinque newsletter a settimana.
  • Il 60% delle aziende di vendita al dettaglio, e-commerce e beni di consumo e servizi personalizza le e-mail in base agli acquisti passati, rispetto al 38% nel 2019.
  • Più di 8 persone su 10 apriranno un’e-mail di benvenuto, generando 4 volte più aperture e 10 volte più clic rispetto ad altri tipi di e-mail.
  • L’e-mail di risposta automatica ad un messaggio singolo ottiene sorprendenti tassi di apertura fino al 98% e un tasso di clic del 37%.
  • Quasi il 22% di tutte le campagne e-mail vengono aperte entro la prima ora dall’invio
  • A livello globale, il venerdì registra i tassi di apertura delle e-mail più elevati (quasi il 19%), rispetto ai tassi di apertura più bassi (17%) del sabato.

L’email marketing e il mobile

Il passaggio dai computer desktop ai dispositivi mobili come mezzo principale per accedere a Internet è una costante da diversi anni, con tassi di crescita sempre più ampi. Ad esempio,, ci sono buone probabilità che in questo momento tu stia leggendo questo articolo dal tuo telefono. 

Il numero di utenti di smartphone è attualmente di 3,5 miliardi in tutto il mondo e si prevede che crescerà fino a 3,8 miliardi quest’anno, pari ad un aumento del 52% in soli cinque anni. Va da sé che i tuoi sforzi di marketing e di email marketing devono riflettere questo cambiamento. 

Secondo Forrester Research, i marchi invieranno ai consumatori più e-mail, messaggi e notifiche push che mai, con l’obiettivo di sviluppare relazioni più dirette con i clienti, cosa che è avvenuta soprattutto durante la pandemia e che ha ottenuto risultati straordinari che vanno mantenuti anche durante i periodi di normalità.

Le statistiche sul mobile:

  • Quasi il 55% del traffico globale del sito web è generato da dispositivi mobili, tablet esclusi.
  • L’app di posta elettronica nativa di Apple iPhone ha la quota di mercato più elevata, seguita da Gmail.
  • Quasi 1 campagna email su 5 non è ottimizzata per i dispositivi mobili.
  • Il lancio di un design mobile-responsive può aumentare i clic mobili unici del 15%.
  • L’e-mail ottimizzata per i dispositivi mobili è la seconda tattica di marketing e-mail più utilizzata per migliorare le proprie prestazioni.
  • Il 9,3% dei clic email proviene da tablet, anziché da smartphone o computer.
  • Sebbene le persone controllino principalmente la posta elettronica sui dispositivi iPhone, Gmail è ancora il servizio di posta elettronica più utilizzato, con oltre 1,5 miliardi di utenti

Intelligenza artificiale e automazione

L’email marketing può raggiungere un livello di penetrazione in menti e cuori dei clienti davvero imponente e utilizzare sistemi di automazione e intelligenza artificiale è dunque fondamentale. 

In questo caso i dati raccontano che:

  • Il 66% dei marketer ritiene che l’intelligenza artificiale sia un modo per ottimizzare i tempi di invio delle email.
  • Il 23% dei marchi ha già sperimentato elementi interattivi e intelligenti nelle e-mail, un ulteriore 32% ha intenzione di provarlo presto.
  • La seconda tecnologia più comune utilizzata dalle organizzazioni B2B per supportare il content marketing è un software di email marketing. Circa l’85% dei marketer afferma di lavorare con uno di questi strumenti.

Email marketing nel 2021 in conclusione

Come hai potuto vedere l’email marketing è uno strumento imprescindibile per conquistare nuovi clienti (e relativi spazi di mercato), per stabilire con loro una connessione emotiva (mercato consumer) o logico-razionale (mercato imprese), connessione che sia costante nel tempo, in modo da generare maggiori vendite e sempre nuovi lead. 

Non credo sia necessario dire altro. Se non augurarti un buon email marketing per l’anno prossimo.