Perché non dovresti mai comprare una lista email
Hai letto diversi annunci di vendita di liste email profilate per il settore in cui opera la tua azienda e sei tentato di acquistarle. Sembra facile, no? Chi te lo fa fare di partire da zero, o da mille, invece di cominciare con un bel diecimila o magari cinquantamila? Basta acquistare indirizzi email e iniziare a inviare e-mail di marketing alle persone. Una scorciatoia, che c’è di male?
Quel che c’è di male è che c’è sempre un problema con le scorciatoie. Il tempo che risparmi non creando la tua lista di email danneggia organicamente la tua reputazione, la tua credibilità e altri elementi cose che rendono forte la tua attività.
La mailing list è un asset della tua azienda
Cominciamo da un semplice assunto. Email marketing significa fare marketing con i tuoi contatti tramite i loro indirizzi mail. E “contatto” significa persona vicina a te.
Una persona che ti ha invitato a dargli le tue comunicazioni quando ha prestato consenso a ricevere le tue email.
Una persona che ti conosce ed è interessata a ricevere informazioni su tuoi servizi e prodotti. Una persona che è intenzionata a comprarli. E a comprarli di nuovo, se sei riuscito a fidelizzarlo.
Sono contatti che ti sei guadagnato, quella lista è un valore per la tua azienda, un asset suscettibile di valutazione economica. Ma quel valore è tale per la tua azienda, non per quella di un altro.
La questione della legalità
Piccolo trafiletto riguardante la legalità dell’acquistare liste email.
Nel B2C, ossia acquistare liste di consumatori finali, ci sono regole complicate (e spesso poco chiare, se non contraddittorie) su quando si può o non si può fare. Mentre nel B2B (acquistare indirizzi email aziendali), la pratica è del tutto legale.
L’affidabilità è un elemento della fiducia
Per qualsiasi azienda che operi online, la fiducia del cliente è tutto. E l’affidabilità è una componente essenziale della fiducia. Comprare una lista email, significa utilizzare nomi di gente che non ti conosce, che non ti ha mai dato il consenso per ricevere le tue comunicazioni. In pratica è come vendere porta a porta bussando a caso ai campanelli. Hai presente come reagiscono le persone?
Quando acquisti una mailing list, stai bussando alle porte di persone che non ti hanno chiesto di ricevere una tua visita. Che non ti hanno chiesto di ricevere alcuna informazione.
Sei il venditore porta a porta. Sicuro di volere questa reputazione per il tuo prezioso brand?
Del resto, mettiti nei panni di chi riceve le tue email.
Sei seduto davanti al tuo computer. Apri il tuo account e-mail e vedi un messaggio di un marchio di cui non hai mai sentito parlare. Potresti aprirlo per curiosità. Oppure potresti semplicemente eliminarlo o non leggerlo perché non ti fidi.
In ogni caso, una volta che avrai realizzato che non ti sei mai registrato per ricevere e-mail da quel marchio, sarai comprensibilmente irritato. Qualcuno che non conosci si è appropriato del tuo indirizzo email per venderti qualcosa. Secondo te è un buon viatico per avviare una vendita?
Perché non dovresti mai comprare una lista di email
Ma scendiamo ancora nel dettaglio. Non dovresti comprare liste email per questi motivi.
Non sai di che email si tratta
Una volta le email si raccoglievano in modo automatico e selvaggio e altrettanto selvaggiamente si usavano. Poi è arrivata prima la Privacy, con l’obbligo del consenso e dopo la GDPR che ha ristretto ulteriormente i criteri, decretando ad esempio, che le email di cui eri in possesso prive di consenso esplicito, erano carta straccia e dovevi distruggerle.
L’azienda da cui stai acquistando la lista, lo ha fatto? È totalmente in regola, fornendoti indirizzi di persone che hanno prestato regolare consenso anche alla trasmissione del loro indirizzo ad altre società di marketing? Non lo sai e non lo puoi sapere. Potresti quindi commettere qualcosa di illegale.
E anche in caso di regolarità, quante persone hanno prestato il consenso non sapendo cosa significasse realmente o che magari si sono sbagliate? Vuoi fare marketing con persone lontanissime dall’intenzione di ricevere le tue email?
I contatti non sono qualificati
Un contatto qualificato è qualcuno che ha familiarità con la tua attività e desidera saperne di più su ciò che fai. Ma non ha, ad esempio, un desiderio impellente di acquistare da te, magari lo farà dopo settimane, o mesi.
Certo, potresti essere fortunato con alcuni. Questo è vero in qualsiasi situazione in cui giocano i numeri. Ma un elenco di e-mail raccolte in modo organico sarà sempre molto più forte ed efficace. Pensa soltanto al coinvolgimento: il tuo obiettivo è coinvolgere le persone in una relazione di acquisto. Pertanto è assolutamente necessario che la email arrivi a persone interessate a te, persone il cui rapporto è da coltivare con pazienza.
Una mailing list comprata contiene informazioni di contatti, non iscritti: c’è una enorme differenza.
I contatti non sono esclusivi
Le aziende che vendono liste, non le vendono ovviamente solo a te, ma anche ai tuoi diretti concorrenti e ad aziende che operano in settori a te contigui. Come li hai tu quegli indirizzi, li hanno loro. Facciamo a gara di offerte? Parliamo male l’uno dell’altro?
E di converso, quelle malcapitate persone si vedranno sottoposte ad una raffica di email marketing, le tue e quelle degli altri, come credi che reagiranno?
La maggior parte dei provider non ti faranno inviare l’email
Molti provider (fra cui ActiveCampaign) monitorano gli invii degli account nuovi, e se c’è troppo bounce o spam rate, fermano l’invio e si rischia la disattivazione dell’account. E le liste comprate nel 99% dei casi sono piene di spazzatura. Anche Mailchimp è rigorosissima sulla genuinità delle liste. Vuoi metterti a litigare con il tuo provider?
Le liste di qualità non sono mai in vendita
Chi ha lavorato sodo per acquisire una lista di qualità, non ci pensa nemmeno a venderla. Pensa a qualcuno che riesce ad allevare un cavallo che è in grado di vincere gare a livello mondiale. Credi che stia pensando di venderlo a qualcuno?
La lista non si fida di te
Come detto prima, una parte importante del successo dell’email marketing è creare un rapporto di fiducia e branding con la propria lista. Si può avere la lista più in target del mondo, ma non convertirà mai quanto una lista costruita da sé con iscritti che ti conoscono.
Distruggi la reputazione del dominio
I filtri antispam sono intelligenti, e non basta più cambiare server di invio (indirizzo IP) per ripulire il punteggio spam. Ormai i filtri (soprattutto Gmail) associano il punteggio spam al dominio del sito web, quindi se si fa troppo spam, il rischio è che Gmail segni come spam tutte le email che vengono da un certo dominio, o che puntano a un certo dominio.
Noleggiare una lista invece di comprarla
Si può pagare per essere inseriti nella newsletter di qualcun altro, o di avere addirittura una newsletter dedicata.
Come funziona? Affittare un elenco di e-mail significa pagare a una terza parte un importo concordato per utilizzare il loro elenco di contatti per invii massicci di email marketing.
In questo caso il proprietario invierà un’e-mail al proprio elenco di contatti per tuo conto, utilizzando i tuoi oggetti, immagini, testi che invierai loro. Non vedrai mai i nomi o gli indirizzi email nell’elenco dei proprietari. E alla fine ti inviano dei report in modo da determinare se l’elenco ha funzionato in termini di open rate e click rate.
Questa è una cosa che si può fare in certi casi, ma è molto importante conoscere bene il proprietario della lista, ed essere sicuri che è una lista di qualità, che riceve contenuti di qualità regolarmente, con una buona fiducia ed open rate.
È sempre necessario fare indagini
Molti che noleggiano liste sventolano un numero di iscritti enorme, ma se è una lista spazzatura, sono soldi buttati. Il numero di iscritti/invii non conta, solo la qualità della lista conta. Inoltre per sceglierla bene, è bene verificare tutta una serie di elementi: i marchi che l’hanno utilizzata prima e che risultati hanno avuto, se ci sono IP in blacklist, controllare il fornitore se non è in una lista di abuso di email.
Quindi è necessario fare delle approfondite ricerche prima di pagare per l’invio a un’altra lista, e assicurarsi che l’altra parte tratti la propria lista come tu tratti la tua. Le probabilità di trovare quella giusta non sono alte, diciamo.
Acquistare liste nel B2B
Nel B2B il discorso è leggermente diverso. Acquistare una lista potrebbe avere un senso e costituire valore, ma solo in caso ci sia poi un addetto commerciale che scremi i contatti, li selezioni in base agli obiettivi, e che si piazzi al telefono chiamando o scrivendo singolarmente a tutti gli interessati.
Si tratta di una attività commerciale pura e ha poco a che vedere con l’email marketing di massa e ancora meno con le transazioni di massa e i carrelli automatici degli acquisti.
Acquistare/noleggiare una lista email. In conclusione
Come hai visto le incognite dietro l’acquisto o il noleggio di una maling list sono tante e molte non verificabili prima dell’invio. I pro sono del tutto ipotetici, mentre i contro molto robusti e altamente probabili. Ma davvero ti conviene?