Cos’è un’infografica e come crearla

Le infografiche sono uno strumento prezioso per la comunicazione. Per infografica si intende “una rappresentazione visiva di informazioni o dati” ed è un contenuto che ha l’obiettivo di fornire una panoramica di facile comprensione su un determinato argomento. Una infografica riuscita combina l’informare e il mostrare, riuscendo a coinvolgere ed emozionare.

Se poi è dotata di creatività e originalità, cattura l’attenzione del pubblico, si fa ricordare e diventa un formidabile strumento per aumentare il traffico di un sito e per diffondere l’immagine del tuo brand. Può anche diventare arte, combinando design e narrativa, come si vede in questo bellissimo lavoro di Francesco Franchi.

Sorpasso underground

Le infografiche esistono da sempre

Quando gli uomini vivevano in caverne, avevano già a che fare con il problema di trasmettere le informazioni. E farlo con un disegno, sembrò subito una buona idea.

Pittura rupestre – Photo Barryola da Pixabay

Le pitture rupestri più antiche del mondo si trovano in Spagna e sono opera dei Neanderthal, che le hanno decorate almeno 64 mila anni fa, ossia 20 mila anni prima dell’homo Sapiens. Anche i Geroglifici egiziani si possono considerare una infografica ante litteram, risalente al 3000 avanti Cristo. In questo modo si mostrava e si raccontava la vita, il lavoro e la religione.

I vantaggi dell’infografica

Questa potenzialità consistente nel riuscire a catturare l’attenzione del pubblico, fa dell’infografica un contenuto ottimo non solo per conquistare un pubblico generico, ma anche per attirare ed attrarre i diversi tipi-target di pubblico di tuoi interesse, consentendoti di ottenere riscontri e risultati non paragonabili a nessun altro tipo di contenuto.

Gli ambiti di applicazione sono praticamente infiniti.

  • Marketing. Gli esperti di marketing le utilizzano per creare consapevolezza del marchio e aumentare il coinvolgimento.
  • Consulenza. I consulenti le usano per visualizzare le tempistiche del progetto e per semplificare argomenti nuovi e specifici del settore ai loro clienti.
  • Business. Imprese e imprenditori possono raggiungere nuovi segmenti di pubblico e aumentare la consapevolezza del marchio:
  • Governi e istituzioni. I governi le adottano per condividere statistiche e dati, per avviare campagne di sensibilizzazione, per comunicare dati utili ai cittadini.
  • No profit e associazionismo. Le organizzazioni no profit le utilizzano per promuovere eventi e sensibilizzare sulle loro cause.
  • Educazione. Educatori e formatori utilizzano le infografiche per rendere i contenuti più facili da ricordare per studenti e dipendenti.
Come creare una infografica: Save the Children
Infografica di Save the Children

I diversi tipi di infografica

Possiamo individuare tre grandi categorie generali nelle quali possono rientrare le infografiche.

  • Visualizzazione dati. Tabelle, grafici, elenchi, sono meno noiosi se pubblicati tramite un apposito design.
  • Progettazione delle informazioni. Il design delle informazioni è un sottoinsieme del design grafico che si concentra sulla visualizzazione delle informazioni. È una categoria ampia, che comprende molte discipline di design funzionale.
  • Infografiche editoriali. Per decenni sono state appannaggio dei giornali e periodici cartacei dove sono nate. La loro funzione è strettamente informativa con largo uso di immagini e molta cura grafica e preciso concept creativo, come nell’opera di Francesco Franchi mostrata all’inizio.

All’interno di queste tre categorie discende la maggior parte delle tipologie

Informativa

Si distingue per l’uso del testo superiore alla media rispetto ad altri tipi. La grafica può essere migliorata da icone, forme, colori e altri elementi visivi, ma nel complesso l’enfasi è sulle parole.

Temporale

Mostra eventi o azioni in ordine cronologico. Sono spesso utilizzati per dimostrare lo sviluppo di un prodotto, una tendenza storica o l’ evoluzione di un’idea. Sono generalmente più facili da leggere, funziona bene in poster, presentazioni e ambienti in cui lo spazio non è un vincolo.

infogrades.com

A prevalenza grafica

Numeri, dati, cifre espressi in grafici, tabelle, torte ed altri elementi che rendono centrali i numeri a confronto. Colori, sfondi e icone aiutano la comprensione.

Come creare una infografica
Infografica dell’Istat

“Come fare a…

Mostra i passaggi necessari a ottenere un determinato risultato, come la fabbricazione di un prodotto, una certificazione, una qualifica professionale o una procedura medica. In questo caso ogni passaggio è una conseguenza logica di quelli precedenti.

Il processo di elezione del Presidente degli Stati Uniti, via Ambasciata USA in Thailandia

Infografica di processo

Qui abbiamo a che fare con istruzioni precise. Il design mostra gli step di processi decisionali attraverso alberature o diagrammi di flusso. I passaggi conseguenti sono indicati da frecce e linee di collegamento. Si usano per descrivere fasi di produzione, programmazioni di software, flussi operativi.

Via Outsourcedevelopment

Infografica di confronto

Due tesi, situazioni, prodotti, eventi azioni, a confronto. Il tipo comparativo crea contrasto e aiuta a identificare i pro e i contro di un elemento nel contesto di un’alternativa. Il grafico sarà generalmente suddiviso in due o più sezioni a seconda del numero di elementi confrontati.

Via techsplurge.com

Stile dell’infografica

Il digitale ha ampliato di molto le potenzialità di design e interazione, consentendoti di poter raccontare la tua storia in formati efficaci e coinvolgenti. Le tre tipologie principali sono:

Statiche. È quella tradizionale: dati, informazioni e una buona idea grafica.

Animate. nel formato grafico GIF sono particolarmente coinvolgenti se vuoi attirare l’attenzione, rendendoli ideali per l’uso sui social, dove si distingueranno nel flusso di contenuti.

Interattive. L’animazione si attiva con azioni o input dell’utente, passandoci sopra il mouse. È una soluzione in caso di ingenti quantità di dati o informazioni da veicolare che in un formato classico scoraggerebbero la lettura.

Quando ricorrere ad una infografica

  • Per fornire una rapida panoramica di un argomento.
  • Spiegare un processo complesso.
  • Per visualizzare i risultati di una ricerca, sondaggio, indagine.
  • Riassumere un lungo post o un rapporto.
  • Per confrontare e contrapporre più opzioni.
  • Aumentare la consapevolezza su un problema o una causa.

Come si progetta un’infografica

Sia che tu la realizzi in proprio, sia che contatti un professionista, è necessaria una preliminare attenta fase preparatoria:

  • Determina il tuo pubblico. A chi stai parlando? Chi sono? A cosa sono interessati? Sapere a chi ti stai rivolgendo è prioritario.
  • Determina i punti chiave dei tuoi contenuti. Le buone infografiche raccontano una sola storia.
  • Crea visualizzazioni di dati efficaci. Determina il titolo, le intestazioni, i sottotitoli e i fatti. Considera la lunghezza dei paragrafi e dei punti.
  • Un buon design è una parte cruciale di una buona narrazione. Assicurati di presentare i dati in modo accurato e in un modo che aumenti la comprensione di chi dovrà realizzarla.

Quello che non devi fare: non inserire troppe o confuse informazioni e cerca di restare nell’essenziale. Attenzione all’uso eccessivo di immagini o disegni o troppi colori sullo sfondo che possono rendere i dati difficili da capire.

Come usare un’infografica per avere più traffico

Infografiche interessanti e utili possono aumentare di molto il traffico verso un sito web, migliorare i posizionamenti nelle ricerche, ed essere parte integrante di una strategia di link building.

L’infografica attira l’attenzione, se fatta bene produce condivisioni e dunque link in entrata (backlink). Inoltre mantiene la sua rilevanza ed attualità nel tempo, può essere condivisa anche diversi mesi dopo la sua pubblicazione iniziale, può perfino diventare virale nei social network, generando numeri rilevanti e oltre ogni aspettativa.

Da questo punto di vista è essenziale pubblicarla con tutti gli accorgimenti per renderla veicolabile, con la massima facilità, attraverso pulsanti social, codici di incorporamento, e postandola tu stesso nelle tue pagine social.

Se è una infografica diretta all’acquisizione clienti, considera l’idea di sponsorizzarla, alternandola con una inserzione classica, in un A/B test per vedere la differenza in termini di riscontro. Secondo il Blog di Marketing Hubspot:

Fare SEO con le infografiche

Le infografiche aumentano di molto le possibilità di posizionarti in evidenza nella ricerca di immagini, che è un canale di ricerca Google molto utilizzato nella SERP. Per rendere al massimo il concetto, ci abbiamo fatto una infografica.

Come ottimizzare la tua infografica per la SEO:

  • Fai una ricerca sulla parola chiave della tua inserzione. Parole chiave definite ed univoche non possono mai mancare per una infografica che deve generare traffico.
  • Utilizza la parola chiave che hai scelto nel nome del file.
  • Aggiungi il testo alternativo e inserisci nel tag alt la descrizione dell’immagine con la parola chiave ed evidenzia l’infografica, ad esempio scrivendo: “Quanto servono le infografiche alle imprese [Infografica]”.
  • Ottimizza i tag di intestazione. Inserisci la parola chiave nei titoli H2, H3 che precedono l’infografica.
  • Inserisci l’infografica in un articolo per te importante, abbastanza lungo (1000/2000 parole): il traffico in entrata atterrerà su quella pagina. Approfittane per far atterrare gli utenti in un contenuto importante.
  • Valuta di inserire la parola “infografica” nell’URL, se può essere il caso e comunque inseriscila sempre nella meta description, ad esempio “L’importanza delle infografiche per le piccole e medie imprese. Ecco come crearle e utilizzarle al meglio”.

I migliori servizi dove commissionare un’infografica

Meglio una infografica fai da te o farsela fare da un professionista? Esistono diversi siti che insegnano a fare da sè, come Canva e altri. Tuttavia dovresti considerare due cose prima di imbarcarti nella realizzazione di una infografica: il tempo necessario a imparare le principali tecniche. E il risultato che nonostante l’impegno può essere scadente e il prodotto rivelarsi controproducente. Per questo ti consigliamo di rivolgerti ad un professionista.

Ti suggeriamo alcuni marketplace dove potrai trovare il fornitore giusto, guardare le sue opere, confrontare i prezzi e contattarlo.

Fiverr. Forse il sito di freelancers più grande del mondo. Ha una edizione italiana, cercando “infographic” e filtrando i risultati evidenziando chi lavora in Italia o parla italiano, puoi trovare il professionista che fa al caso tuo, a prezzi senz’altro inferiori a quelli che pagheresti per il tempo necessario a imparare a fare una infografica.

PeopleperHour. Piattaforma di creativi con vetrina dei prodotti e dei profili. Funziona come Fiverr.

Guru. Marketplace internazionale con freelancer da tutto il mondo, con una nutrita schiera di graphic designer trovabili tramite la parola chiave infographic.

99Design. Marketplace di professionisti nel quale puoi esporre la tua richiesta e alternativamente scegliere il professionista tra quelli che ti vengono consigliati oppure avviare un contest tra creativi con pacchetti che da 270 e 1000 euro.

Design Crowd. Funziona come 99Design senza pacchetti preimpostati. Puoi fissare un budget e aspettare le proposte consigliate, oppure avviare un contest, con garanzia di rimborso in caso il progetto non vada a buon fine.