Come sviluppare un brand online nel 2024: l’importanza del branding
Continuiamo il nostro approfondimento su come sviluppare un brand online. Dopo il primo articolo dedicato al trovare una nicchia di mercato come strategia per generare clienti e ricavi fin dai primi momenti, in questo articolo ci occupiamo di un’altra esigenza di marketing imprescindibile per le aziende che nascono ma che soprattutto vogliono mantenersi e crescere online nel tempo: il branding.
L’importanza del branding nel mercato online
Nel mercato online attuale, gli imprenditori affrontano una sfida ardua: distinguersi. Le statistiche sono chiare: il 77% dei consumatori preferisce acquistare da un marchio che riconosce.
Ma con migliaia di voci che reclamano attenzione, essere solo un altro volto nella folla non è un’opzione.
Il problema? Immagina di essere in un enorme stadio dove tutti urlano i loro prodotti. Metterti a urlare anche tu non è una soluzione in cui sperare. Intorno a te c’è gente con megafoni, altoparlanti e farsi sentire, conquistare una notorietà o quanto meno una riconoscibilità è una sfida durissima. In questa situazione perfino le idee brillanti e i prodotti innovativi rischiamo di passare inosservati unciamente per mera mancanza di visibilità.
Gli imprenditori devono quindi vedersela con un panorama sovraffollato, algoritmi in continua evoluzione e uno scenario in cui la fedeltà dei consumatori è una specie di Araba Fenice, come testimonia anche la fondamentale ricerca sul Messy Middle di Google che evidenzia come il consumatore sia strattonato da ogni parte da centinaia di messaggi e sollecitazioni opposte e come un brand che si conosce e di cui ci si fida, sia un fattore di attrazione di fondamentale importanza.
Oggi fare branding non è un di più, o un orpello per vantarsi online, ma una vera strategia per la sopravvivenza. E di attacco verso il futuro.
Cos’è il branding
Hai una bella storia da raccontare al tuo pubblico? E questo racconto è capace di far immedesimare i tuoi clienti al punto di abbattere qualunque barriera all’acquisto? Alla fine il punto è questo.
Il branding risponde alla domanda: “Perché dovrei acquistare proprio da te?”. E questa risposta sta nel perché tu fai quello che fai.
Tutti sono capaci di vendere online. Ma non molti sono capaci di spiegare perché vendono online. Se non ha dietro un pensiero, un’identità, un tuo modo di vedere le cose nel mercato in cui ti trovi, insomma se non hai un sogno che ti guida, una visione che ti ispira, allora sappi che sarai destinato ad un ruolo di uno tra tanti. E distinguersi sarà difficile se non impossibile.
Certo non è che non puoi vendere. Qualcosa farai, tutti fanno qualcosa, ma è proprio nella distanza tra qualcosa ogni tanto e vendere regolarmente e con poca fatica che si posiziona il branding (e anche la brand purpose e il marketing che fa la cosa giusta).
Io cliente compro da te non solo perché i tuoi prodotti mi interessano e soddisfano i miei bisogni, questo è indispensabile. Ma nel mercato online non ci si ferma qui. Io compro da te e tornerò a farlo perché tu mi piaci.
Mi piaci come ti poni, mi piace quello che dici, mi piace come lo dici e mi piace la tua filosofia alla base. Condivido ogni parola, anch’io sono così. E te lo dimostro non solo comprando i tuoi prodotti, ma tornando anche a comprare. Mi interesso alle tue nuove iniziative, leggo le tue newsletter, e soprattutto parlo di te ai miei amici.
“Cerchi qualcuno che fa questo online? Vai da lui, vedrai che ti troverai bene”, perché io mi sono trovato bene.
Questo è il branding nel 2024. Convincere nuovi clienti a fidarsi di te acquistando per la prima volta. E per un’altra volta, un’altra ancora, fino ad acquisire nuovi clienti a costo zero o quasi.
Il branding abbatte il costo di acquisizione cliente
Ogni nuovo cliente non arriva in azienda per caso. C’è sempre un perché dietro un nuovo arrivo. Può arrivare da un annuncio, da una pubblicità, da un webinar, da una fiera, da uno dei tanti articoli di content marketing che pubblichi periodicamente.
Un nuovo cliente reca con sé sempre un costo che l’azienda ha sostenuto per acquisirlo. Il branding può arrivare a generare mille nuovi arrivi senza costi o quasi.
Ad esempio, un nuovo cliente a costo zero può arrivare grazie ad un altro cliente soddisfatto che ha parlato bene di te in giro. E tu per organizzare meglio questo circolo virtuoso hai realizzato un programma referral con una soluzione win-win.
Ma per far funzionare bene un programma referral devi avere clienti soddisfatti al punto che vadano in giro a parlare bene di te. E per fare questo devi aver fatto branding (oltre naturalmente ad una fondamentale customer experience).
Il successo online oggi è questo: branding che riesce a spiegare bene perché faccio impresa e questa impresa. E Customer experience eccezionale, che a sua volta produce branding (la customer experience non è una tecnica, quella viene dopo, prima c’è l’attitudine mentale del soddisfare il cliente perché è giusto farlo. E che tutti assieme producono nuovi clienti a costi zero o quasi.
Come costruire un brand
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, vediamo ora come costruire un brand. Quali elementi vanno creati, quali strategie vanno elaborate ma soprattutto quale storia va raccontata.
“Molte persone passano anni per trovare quello che vogliono fare nella vita, e quando finalmente lo trovano, molto spesso non sanno come realizzarlo. La verità è che non c’è libro, non c’è manuale, non c’è esperienza lavorativa in azienda che può prepararci a quello che dovremo affrontare se decidiamo di lanciare un nostro progetto o business. Il mio scopo è portare un rinascimento nel digitale, perché credo che l’apprendimento debba essere accessibile quanto l’intrattenimento. Il mio scopo è dare voce a tutte quelle persone che preferiscono fare invece di guardare. Il mio scopo è avere un impatto assieme a tutti quei professionisti, quegli studenti, quelle aziende che ogni giorno affrontano grandi sfide. Questo è il mio scopo. E il tuo?”.
Questa è la storia del brand Learnn, raccontata da Luca Mastella, creatore di una piattaforma di corsi online dove qualunque persona di qualunque età può trovare un corso per formarsi seguendo le sue passioni, per trasformarle in una professione o semplicemente per impararle.
Un altro esempio?
“Volevo trasmettere questa idea che è possibile realizzare i nostri sogni, ma dobbiamo imparare varie cose, imparare a non dimenticarli, imparare a essere flessibili, che anche dai momenti difficili può nascere del buono, che dobbiamo continuare a coltivare le nostre passioni, dobbiamo imparare ad ascoltarci”.
In questo video (una serie di 4 video) Andrea Giuliodori racconta la nascita di Efficacemente.com, sito di crescita personale che fattura milioni di euro l’anno con una idea di business proveniente dalle passioni personali di Andrea, diventate proposta di valore che ha conquistato 18 milioni di lettori molti di questi diventati clienti.
Racconta la tua storia
Come dimostrano i due esempi appena fatti, non devi essere NIke o Coca Cola per fare branding. Quello che devi fare è semplicemente raccontare che idea avevi quando ti sei buttato a fare quello che stai facendo.
Volevi innovare, migliorare, trasformare, rivoluzionare il mondo dietro a un determinato settore di mercato?
Una volta fissata questa storia, devi solo raccontarla, al meglio.
Se sei online per vendere i tuoi prodotti sai anche a chi venderli, hai studiato le buyer persona, conosci alla perfezione bisogni, desideri, problemi e punti di dolore di quelle persone.
Sai – dovresti sapere – anche come e dove i tuoi competitor non li risolvono, perché hai visto quegli stessi clienti lamentarsi dei prodotti esistenti che non arrivano a soddisfarli completamente. Li hai visti perfino immaginare soluzioni e altri prodotti ed è lì che sei arrivato tu.
E adesso non hai una storia da raccontare? Non riesci a descrivere perché sei voluto sbarcare online con il tuo brand per offrire una soluzione che prima non c’era? Certo che puoi, se ci rifletti.
Ancora non la trovi?
Ascolta i tuoi clienti
Ascoltare i clienti è fondamentale per tante cose: affinare i prodotti e crearne di nuovi, migliorare la customer experience. Ed è utile anche per definire il tuo branding.
Chiedi ai tuoi clienti (quelli soddisfatti) come ti percepiscono, che idea hanno di te, cosa hanno pensato quando hanno constatato che i tuoi prodotti hanno risolto i loro problemi o esaudito i loro desideri.
Molto probabilmente loro possono suggerirti una o anche dieci storie da raccontare su te stesso e la tua azienda. E in quel caso non devi far altro che scegliere quella che più senti vicina o che più è capace di risuonare come giusta alle orecchie di altri clienti.
Struttura il tuo branding
Ora che hai in mente la storia che vuoi raccontare, devi strutturarla in una forma: dal concept alle varie declinazioni.
Mission e Vision
Definisci chiaramente la mission e la vision dell’azienda. La mission dovrebbe rispondere alla domanda “Perché esistiamo?” e riflettere l’obiettivo principale dell’azienda. La vision, invece, dovrebbe delineare dove l’azienda vuole arrivare nel lungo termine e l’impatto che desidera avere.
Ogni brand ha una storia di origine, il motivo per cui i fondatori hanno avviato l’azienda e i problemi che si sono prefissati di risolvere. Costruire un brand che sia autentico e che risuoni con i clienti significa comprendere e comunicare questa storia.
I tuoi valori
Stabilire i valori fondamentali che guideranno tutte le decisioni aziendali. Questi valori dovrebbero rispecchiare le aspettative e i desideri delle buyer persona nella nicchia di mercato scelta.
Lo scopo del marchio di abbigliamento Patagonia è “Salvare il nostro pianeta”. Questo scopo chiaro e di impatto guida tutto ciò che fanno, dalla progettazione dei loro prodotti all’attivismo ambientale.
Crea un claim che sia tanto breve quanto incisivo capace di rispecchiare in poche parole quello che sei e che vuoi fare e che vuoi trasmettere.
Just do it di Nike è il tuo faro guida.
Il tono di voce
Determinare il tono di voce del brand, ossia come l’azienda comunica con il suo pubblico. Il tono di voce dovrebbe essere coerente con la personalità del brand e con le preferenze comunicative della nicchia.
Ad esempio, quando Stefano Mini mi ha chiesto di “dare una mano a scrivere il blog di Active Powered”, mi ha detto di leggere i suoi articoli e di migliorarli con il mio “stile di scrittura”.
Questo significava allontanarsi dallo stile di scrittura della maggior parte degli articoli di marketing teorico che si trovano in giro e di cercare sempre di raccontare una storia, facendo esempi, dando del tu al lettore, con uno stile essenziale e sintetico (“devi avere rispetto del tempo del lettore”).
Una volta definito il tono, devi declinarlo in tutti i tuoi canali. Dalle campagne pubblicitarie alle didascalie di Instagram, dai post del blog alle newsletter, assicurati di parlare con le stesse parole e lo stesso stile
Logo e design
Sviluppa un logo che sia semplice, memorabile e rappresentativo dei valori del brand. Il design complessivo (colori, tipografia, stile grafico) dovrebbe essere uniforme su tutti i canali di comunicazione per creare un’identità visiva riconoscibile.
Oggi creare un logo è un gioco da ragazzi, con tutti i software a disposizione e i siti dove i professionisti ti creano quello che desideri con poche decine di euro.
Declina il tuo branding
Ora che hai strutturato il tuo racconto e dato una forma, devi declinare il racconto su tutti i tuoi canali.
Materiali di marketing
Sito web, e profili social, visual da utilizzare online e alle fiere di settore. Tutti questi elementi devono rispecchiare l’immagine visiva del brand e rafforzare il messaggio del brand.
Contenuti di Valore
- Blog e articoli. Pubblica contenuti informativi e utili per la nicchia di mercato. Questi contenuti dovrebbero rispondere alle domande più comuni delle buyer persona e fornire soluzioni ai loro problemi.
- Video e Webinar. Produci video e organizzare webinar che trattino argomenti rilevanti per la nicchia. I contenuti video sono particolarmente efficaci per creare un legame emotivo con il pubblico.
- Social Media. Cerca di attivi sui social media frequentati dalle buyer persona. Pubblicare regolarmente e interagire con il pubblico aiuta a costruire una comunità attorno al brand.
- Email Marketing. È un ottimo sistema per creare una relazione a lungo termine con i clienti rendendoli soddisfatti. Anche come ti prendi cura dei tuoi clienti è una storia da raccontare.
- Servizio Clienti. Importantissimo. Molti, sbagliando, lo considerano un costo da minimizzare, ma al contrario è un moltiplicatore di soddisfazione dei clienti, un elemento chiave per la customer experience e addirittura può diventare una voce di ricavo.
- Recensioni e testimonianze. Incoraggiare i clienti soddisfatti a lasciare recensioni e testimonianze. Le recensioni positive aumentano la credibilità del brand e influenzano le decisioni di acquisto dei nuovi clienti.
- Eventi e community. Organizza eventi, sia online che offline, per interagire direttamente con il pubblico. Creare una community attorno al brand favorisce il senso di appartenenza e rafforza i legami con i clienti.
Il branding in conclusione
Dopo la nicchia di mercato il branding è il secondo elemento che va definito e curato nel processo di creazione di un nuovo brand in questo decennio che vede il mercato online saturo di aziende e di marchi più o meno accattivanti.
Ma la buona notizia è che, almeno in Italia, si fa poca attenzione a elementi come il branding per cui c’è molto spazio per chi decide di affrontare il mare del mercato online con una barca di ultima generazione, che ha al comando una mente proiettata al fiuturo.
Il branding, ripeto, non è un modo per distinguersi nel breve termine. È un investimento nel futuro che va fatto sopratuttto per assicurarselo un futuro. Ma nel breve termine è senz’altro un elemento che ti distinguerà dagli altri e ti assicurerà un più veloce posizionamento, nella mente del tuo pubblico.
E come essere sempre presente negli occhi e nella mente del tuo pubblico è l’argomento del prossimo articolo di questa serie su come creare e sviluppare un brand nel 2024 (e anni a venire). Continua a seguirci.