Che cos’è una squeeze page e come crearne una che funziona

Se sei alle prime armi con il web marketing, forse ti sei imbattuto nel termine squeeze page e sei ancora confuso. Che cos’è una squeeze page? A che cosa serve? Qual è la differenza tra squeeze page, optin page e landing page?

Stai tranquillo: abbiamo scritto questo breve articolo per schiarirti le idee e per aiutarti a implementare questo utilissimo strumento nella tua strategia di marketing. Sei pronto? Andiamo!

Che cos’è la Squeeze Page?

Wikipedia ci viene in aiuto e ci fornisce la definizione ufficiale di squeeze page: dal verbo inglese “to squeeze” (strizzare), la squeeze page è una pagina con l’unico scopo di convincere l’utente a dare la propria email per iscriversi a una newsletter.

Immaginala come una pagina che “strizza” gli utenti come limoni ma – invece che il succo – ne fa uscire tanti indirizzi email.

La differenza tra squeeze page, optin page e landing page è la seguente:

  • Squeeze page e optin page sono sinonimi: indicano sempre la stessa cosa, cioè una pagina in cui l’utente fornisce il suo indirizzo di posta elettronica in cambio di qualcosa.
  • La landing page è una generica “pagina di atterraggio”. Può essere sia una squeeze page (se lo scopo è ottenere l’email del contatto) o una pagina di vendita (se lo scopo è vendere qualcosa all’utente). La squeeze page è un tipo specifico di landing page.

La squeeze page – quindi – serve per costruire una mailing list.

Questa lista è uno degli strumenti più preziosi per qualsiasi marketer che fa business, sia online che offline: infatti permette di inviare comunicazioni estremamente mirate a contatti che hanno mostrato interesse in un particolare settore o in una specifica nicchia.

A cosa serve la Squeeze Page?

La squeeze page è nata con uno scopo ben preciso: infatti il 90% degli utenti che visitano il tuo sito web se ne va senza fare più ritorno. Come rientrare in contatto con queste persone che avevano mostrato interesse per la nostra piattaforma?

Attraverso la loro email: se infatti diamo qualcosa di gratuito in cambio dell’email dell’utente, poi possiamo ricontattarlo a cadenza regolare per cercare di costruire una relazione con lui (o con lei) o per proporre la vendita di un prodotto o di un servizio che possa interessargli.

Tuttavia dobbiamo essere sicuro che i contatti che stanno visitando la nostra squeeze page:

  • Sono realmente interessati alla tematica o alla nicchia in cui lavoriamo.
  • Ci lasciano il loro indirizzo email.

Possiamo farlo promettendo un regalo (chiamato “freebee” o “lead magnet”) che sappiamo possa interessare al nostro potenziale cliente: può essere un pdf, un video, un file audio, un buono sconto, un omaggio o qualsiasi altra cosa che un nostro potenziale cliente non può rifiutare.

Una squeeze page può anche essere utilizzata efficacemente per un’attività offline: infatti sono sempre di più i gestori di negozi che invitano i propri clienti a visitare una squeeze page online per poter ricevere buoni sconto o aggiornamenti attraverso la propria casella di posta elettronica. Questa strategia è estremamente utile per fidelizzare i clienti e spingerli a ritornare nel proprio negozio.

Una volta ottenuto l’indirizzo email, possiamo impostare un autorisponditore – come ad esempio ActiveCampaign – che invierà email a cadenza regolare ai nostri contatti (chiamati “lead”).

Quanti tipi di Squeeze Page esistono?

Di squeeze page ce ne sono di vari tipi, a seconda del momento in cui appare davanti agli occhi dell’utente. Le principali sono:

  • Indirizzo URL: una pagina su cui atterra l’utente, simile a una landing page o alla pagina di un sito internet.
  • Pop Up: quella che appare mentre stai navigando in un sito internet. Per alcuni sono fastidiosi, ma se ben strutturati hanno un tasso di iscrizioni molto alto.
  • Exit Intent: squeeze page che appaiono quando un utente sta per uscire dal sito. Possono essere estremamente utili per intercettare utenti “in extremis”.

È possibile mettere una squeeze page in un apposito modulo o in un widget: questo può essere posto nella barra laterale del nostro sito o in fondo, alla fine di ogni pagina o articolo.

Come creare una Squeeze Page efficace

Realizzare una squeeze page al giorno d’oggi è estremamente semplice. Infatti sono tantissimi i servizi online che danno la possibilità di costruire questo tipo di pagine in modo semplice e veloce.

Più che dal punto di vista tecnico va posta attenzione sul come si costruisce una squeeze page. Infatti ci sono molti errori da evitare assolutamente quando si crea la prima squeeze page.

Prima di tutto, che cosa chiedere all’utente? Se chiediamo solo l’indirizzo email, sarà più semplice che l’utente si iscriva.

Ma se chiediamo anche il nome possiamo inviare email personalizzate (che hanno un tasso di apertura e di risposta più alto). Tuttavia molte persone hanno molti dubbi sulla privacy quindi mettono nomi falsi o nickname che possono risultare ridicoli all’interno di una email commerciale.

All’interno della nostra squeeze page possiamo anche chiedere la compilazione di molti altri campi, come ad esempio il CAP e il numero di telefono: in alcuni casi può essere una buona idea (ad esempio se vogliamo reindirizzare l’utente presso una sede locale o se vogliamo che venga contattato telefonicamente da un venditore o da un rappresentante).

Però ricordati che più campi chiedi, più il tasso di iscrizione si abbassa. Ma, al tempo stesso, quelli che compilano fedelmente tutti i campi risulteranno essere lead molto più “caldi” e pronti a un contatto o a un acquisto.

Un’altra tecnica fondamentale è quella di evitare assolutamente link esterni alla tua squeeze page: rischiano di distrarre il letture e farlo uscire definitivamente prima di aver avuto la possibilità di lasciare il proprio indirizzo email.

Nella creazione di una squeeze page assume un’importanza fondamentale il copywriting: i testi devono convincere l’utente a lasciare il proprio indirizzo email. Questo può essere fatto esaltando i benefici che l’utente otterrà dal nostro lead magnet (come ad esempio ottenere un buono sconto o un omaggio).

Ricordati anche di rassicurare il potenziale lead sulla tua politica a proposito della gestione dei dati personali e dello spam: in molti non lasciano il proprio indirizzo email perché hanno paura che venga venduto a terzi o che riceva tonnellate di email pubblicitarie ogni giorno. Rassicura l’utente che ciò non avverrà e diventerà più propenso a darti il suo prezioso indirizzo di posta elettronica.

Segui questi consigli e potrai creare una squeeze page efficace per costruire la tua prima mailing list e iniziare la tua campagna di direct email marketing.

Ricordati di leggere gli altri articoli del nostro portale per imparare tutte le migliori strategie per avere successo con le tue campagne di web marketing da implementare con la tua squeeze page