Come potenziare il footer delle tue email

Tra tutti gli strumenti di marketing uno dei più trascurati se non dimenticati è il footer delle email della tua azienda. Il footer – anche detto in italiano piè di pagina – è comunemente inteso come il luogo dove si inserisce la firma, del professionista o dell’azienda. È un obbligo di legge ma può anche diventare uno strumento per fare marketing.

Era il 1996 quando Hotmail si affacciò sul mercato come uno dei primi servizi di posta elettronica gratuiti. In poco tempo diventò il leader del settore grazie ad una idea semplice quanto efficace. Il footer delle sue email.

In fondo a ogni email inviata dagli utenti tramite Hotmail, c’era una semplice riga di testo che diceva: “PS: ti amo. Ottieni la tua email gratuita su Hotmail”.

Questa riga di testo funzionava da call to action per gli utenti che ricevevano le email da un iscritto a Hotmail verso chi non era iscritto: “prendi la tua email gratis, e iscriviti ora a Hotmail”. E il conteggio dei nuovi utenti che significava: “Lo stanno facendo tutti. Fallo anche tu”.

Man mano che sempre più persone si iscrivevano a Hotmail e iniziavano a utilizzare il servizio, anche loro iniziarono a inviare e-mail con lo stesso footer, il che contribuì a spargere ulteriormente la voce.

Hotmail è riuscita così ad ampliare rapidamente e facilmente la propria base di utenti. Inoltre, poiché la firma era inclusa in ogni email inviata da un utente Hotmail, la strategia si autoalimentava.

Hotmail non ha mai avuto bisogno di spendere soldi in pubblicità o marketing: si affidava semplicemente ai propri utenti per spargere la voce.

D’accordo, era il 1996 e il prodotto di Hotmail, l’email gratuita, era talmente innovativo da rivelarsi come una killer application dato che al tempo tutti i provider facevano pagare obbligatoriamente il servizio di posta elettronica, ma resta il fatto che l’idea del footer si rivelò incredibilmente efficace, e rivelò al mondo l’importanza di un footer, un contenuto che tutti leggono.

Il contenuto che tutti leggono

Nella scienza comportamentale esiste un concetto interessante chiamato “effetto di posizione seriale” che ci dice che le persone in genere hanno una memoria migliore per le cose che vedono per prime e per ultime, con il contenuto nel mezzo che è meno memorabile.

Per questo motivo, ad esempio, il post scriptum alla fine di un testo, incredibile ma vero, è l’elemento del testo più letto dopo il titolo. 

Poiché il footer è l’ultima cosa che il tuo pubblico vede prima di chiudere il messaggio, ma è anche la cosa che resta maggiormente in mente, è importante approfittare di questo spazio per lanciare un ulteriore e magari decisiva comunicazione all’utente con notizie, inviti, call to action creati ad hoc proprio per questo spazio.

In osservanza alle leggi contro lo spam oggi è obbligatorio con qualunque provider indicare alla fine di ogni comunicazione identità e indirizzo di chi scrive, al fine di poterlo contattare.

Brevo.com

Per questo motivo un footer è sempre necessario. Le informazioni obbligatorie includono il nome completo dell’azienda, il numero di telefono, il paese di registrazione e l’indirizzo registrato dell’azienda.

Inoltre è obbligatorio (in Italia viene da ridere per quanti ancora non lo fanno), inserire un link per la disiscrizione. Meglio ancora: ricordare all’utente che è iscritto e a quale lista, e a seguire il link per la disiscrizione. 

Ma al di fuori di questo, puoi approfittare del footer per comunicare quello che vuoi e come lo vuoi. E qui il discorso si fa interessante in quanto abbinando creatività e tecnica puoi trasformare un obbligo di legge in un efficace strumento di marketing. 

I consigli che seguono non vanno ovviamente applicati tutti assieme, altrimenti si otterebbe un footer più lungo dell’email stessa, ma alcuni di questi possono essere combinati assieme, in modo da sollecitare i destinatari a compiere determinate azioni e anche, in senso inverso, riuscire a capire le preferenze degli utenti in base all’analisi dei clic sui link che scegli di inserire nel footer.

Sono scelte ovviamente ponderate, che vanno fatte in base al tipo di brand e alle preferenze dei suoi clienti. Sono scelte di comunicazione aziendali vere e proprie.

Ed è importante ricordare che spesso meno è meglio. Cerca di mantenere il footer della tua email pulito, chiaro e conciso e resisti alla tentazione di includere troppe informazioni. Decidi quali sono le informazioni più importanti da comunicare per la tua organizzazione e concentrati sul fornirle nel modo più efficace possibile.

  • Istruzioni per la disiscrizione, non nasconderle!
  • Gestione preferenze.
  • Riconoscimenti sociali (numeri e caroselli review).
  • Possibilità di contatto diretto, non evitarlo!
  • Boost per i social.
  • Valori e missione del brand.
  • Chiedi di metterti in white list/contatti/inbox principale.
  • Link di condivisione email.

Vediamole in dettaglio. 

Oltre a chi non lo inserisce proprio, non poche aziende scelgono di “seppellire” il link per la disiscrizione nei posti più impensabili, magari utilizzando un font di colore bianco su sfondo bianco, o rimpicciolendo il carattere fino all’inverosimile, insomma qualsiasi cosa pur di rendere difficile se non impossibile consentire all’utente di disiscriversi. 

È un autogol totale e nell’articolo appositamente dedicato alle disiscrizioni, lo spieghiamo in dettaglio.

Premettendo che l’unsubscribe fa parte di una esperienza utente che va creata con il massimo comfort per l’utente stesso, il primo consiglio che diamo è proprio quello di mettere in bella evidenza il link per le disiscrizioni.

Il modo simpatico di The Hustle di realizzare il link di disiscrizione.

Non c’è niente di più sbagliato che cercare di trattenere una persona che non vuol più leggere i tuoi contenuti. Se a questa persona non gli si permette di disiscriversi, con tutta probabilità sarà costretta a segnalare l’email come spam e non c’è niente di più dannoso per la deliverability dell’intera lista. “Salvarne uno per fartene cancellare cento”, direbbe Mao-Tse-Tung. 

Quindi oltre che un obbligo di legge, il link per la disiscrizione (o per aggiornare le preferenze dell’utente, se al momento dell’iscrizione le raccogli), è anche un ottimo salvavita per la tua lista marketing. Abbi cura di inserirlo e in modo visibile.

Scopri le preferenze dei tuoi utenti

Se utilizzi abitualmente l’email marketing sai cos’è e quanto sia importante la segmentazione.

Segmentare gli iscritti ad una lista secondo preferenze, desideri, intenzioni d’acquisto, bisogni dell’utenza è fondamentale e indispensabile se si vuol utilizzare l’email marketing. 

E per ottenere il massimo dalla segmentazione bisogna aggiornarla e attualizzarla tutte le volte che è possibile. Le preferenze cambiano, i bisogni cessano e ne nascono di nuovi, e così i desideri e le intenzioni di acquisto dei clienti e utenti. E conoscere questi dati, in tempo reale o quasi, è cruciale per l’email marketing, per inviare comunicazioni email personalizzate “al momento”.

Ecco che allora una buona idea è quella di inserire nel footer delle tue email un invito all’iscritto a comunicarti le sue preferenze di contenuto, quello che vorrebbe leggere.

Newsletter di Active Powered.

In questo modo ottieni un duplice risultato: dai all’iscritto i contenuti a cui è interessato e ottieni in cambio sue eventuali nuove preferenze, che potrai utilizzare in occasione di offerte di vendita e lanci di prodotto, aumentando la sua soddisfazione, elemento chiave per una customer experience di alto livello. E naturalmente per vendere di più, in quanto invierai idee e prodotti in linea con i desideri e le intenzioni di acquisto.

Riconoscimenti sociali (numeri e caroselli review)

L’altro giorno avevo un problema all’impianto di riscaldamento di casa. Ho chiesto nelle varie pagine facebook di quartiere una ditta di termoidraulica consigliata e ho ottenuto diverse segnalazioni. 

A quale ditta mi sono rivolto?

A quella che mostrava le recensioni dei suoi clienti. Ho dato una scorsa e ce n’erano di recenti e molto positive sulla qualità dei servizi offerti.

Ho preso il telefono e li ho chiamati subito. 

La prova sociale di un brand è fondamentale per attirare nuovi clienti e, ancora più importante, è una forma di marketing a costo zero. Cioè non paghi per ottenere nuovi clienti, sono i clienti soddisfatti a portarteli tramite le recensioni, a tutto vantaggio del tuo conto economico.

Un brand avveduto e accorto deve sollecitare le recensioni dei clienti, magari incentivandoli con un programma referral apposito, e pubblicarle in ogni dove, sui propri canali e anche su portali di recensioni indipendenti. 

Se il tuo brand è particolarmente accorto e avveduto sulle recensioni, mostrare la prova sociale nel footer è un’ottima idea per veicolare il sentiment positivo sui tuoi prodotti a chi è iscritto alle tue liste ma ancora non ha comprato niente.

Quindi oltre a inserire una call to action e un link per leggere le recensioni, il minimo sindacale, puoi anche sbizzarrire la tua creatività, utilizzando qualche tool per rendere la comunicazione più immediata e piacevole. 

Tipo realizzare un piccolo carosello delle ultime tre recensioni. 

E magari utilizzare un tool che faccia la media dei voti ottenuti. 

Una volta fatto questo, è facile creare un link da inserire nel footer che conduca alle tue recensioni, magari con un bel titolo come “il miglior brand secondo gli utenti” e copy di questo tipo.

Questo contenuto è ideale per i footer delle email di contenuto (newsletter) perché rafforza ulteriormente la tua brand authority nell’immaginario dell’utente che è in procinto di diventare cliente e le recensioni possono dargli la spinta finale per passare all’acquisto. 

Possibilità di contatto diretto

Leggendo alcune email di aziende, spesso si ha la sensazione che queste non amino essere contattate da utenti e clienti. 

Pensiamo ad esempio alle email che arrivano da un indirizzo no reply. In questo caso si chiede all’utente: non ti azzardare a rispondere che manco ti leggo. È il caso delle email transazionali, ad esempio. 

Be’ è un errore grossolano.

L’azienda avveduta, quella che punta su una customer experience completa e soddisfacente – che ricordiamo è forse l’unico modo oggi per mantenere i clienti esistenti e generarne di nuovi – al contrario, fa di tutto per moltiplicare le possibilità di contatto con l’utente e il cliente. 

L’ascolto del cliente è fondamentale, sia per la sua soddisfazione, sia per l’azienda che in tal modo può conoscere preferenze e bisogni dell’utente. Per questo altro che no-reply! 

Bisogna fare in modo che sia sempre si-reply, cioè permettere all’utente che lo desidera di inviare una risposta, di farci conoscere un suo bisogno, di permettere all’azienda di sapere e magari provvedere. E permettergli di farlo da qualunque punto del tuo marketing, anche dalle email automatiche.

Perciò se hai un autoresponder impostato sull’inviare email da un indirizzo che non riceve risposte, è quanto meno necessario impostarlo invece in modo che le riceva. 

(se poi il software che usi non ammette questa possibilità, be’ allora è ora di cambiarlo). 

Inserire nel footer i link o i numeri di telefono per poterti contattare è sempre una buona idea. Meglio ancora se personalizzati in base al tipo dell’email. 

  • È una email di contenuto? Dicci cosa ne pensi, quali informazioni vorresti ricevere,parla con un nostro consulente.
  • È una email commerciale, di vendita? Rispondi qui per contattare un nostro commerciale, il servizio clienti, un nostro operatore alla vendita. 
  • È una email transazionale? Contatta qui il supporto clienti.

Insomma nel footer metti sempre la possibilità di un contatto. Quello che pensa o che vuole un tuo utente ti interessa sempre.

Boost per i social

Ormai lo fanno tutti ma questo non significa che non vada fatto. Inserire nel footer dei link ai tuoi canali social consente agli utenti di incontrarti e incontrare la tua community sui canali social. È una buona idea per chi ha dei social dai numeri importanti (non si consiglia un canale con 20 follower, non scherziamo). 

Nel footer è il posto giusto per andare a mettere un richiamo dei link insomma questo a queste realtà qua quindi tendenzialmente una roba che però fanno in tantissimi ma appunto se è il caso, perché non farlo? 

Valori e missione del brand

Qui invece va posta la massima attenzione. Nel mercato di oggi vision e mission di un brand sono assolutamente fondamentali. Le nuove generazioni – e anche quelle meno nuove – sono attente ai temi dominanti del nostro vivere quotidiano come ad esempio la sostenibilità, la lotta al cambiamento climatico, l’inclusione sociale, la solidarietà eccetera.

La mission aziendale, la vision e l’invito a effettuare una donazione per un giornalismo indipendente.

Le persone non comprano più da chicchessia, ma amano comprare da aziende che considerano affidabili sui temi che stanno loro più a cuore e che mostrano di condividerli nella loro azione quotidiana. 

La visione aziendale definisce gli obiettivi ai quali le aziende si ispirano, ovvero esprime ciò che l’impresa vuole essere e diventare nel futuro. Rappresenta il “sogno” dell’azienda che si basa sui valori e sugli ideali ma soprattutto deve essere condiviso a tutti i livelli dell’organizzazione. La missione aziendale, d’altra parte, definisce il motivo per cui l’azienda esiste, ovvero il suo scopo principale. 

L’identità del brand e i suoi valori vengono raccontati nel logo e nelle varie forme di marketing come i payoff, i claim aziendali, gli slogan. 

Inserire nel footer uno di questi elementi serve a ricordare agli utenti e ai clienti la mission del brand e a ricordare loro che il brand che hanno scelto condivide gli stessi valori e si impegna ogni giorno per tutelarli e difenderli. 

Mission e vision sono elementi identitari e inserirli nel footer serve a unire brand e valore condiviso in un tutt’uno a cui anche il destinatario dell’email partecipa.

(e se ancora non partecipa, è l’occasione per arruolarlo). 

Chiedi di metterti in white list/contatti/inbox principale

Questo consiglio è più che altro una sorta di informazione di servizio che ha lo scopo di aumentare l’efficacia della deliverability. Le email di marketing, informazioni e offerte, non di rado finiscono in spam oppure vengono inserite di default da email provider come Google nella casella promozioni. 

Spostare l’email dalla tab Promozioni o meglio ancora salvarla dallo spam e inserirla nella tab principale della posta, serve a comunicare a Google e agli altri provider che quel mittente è affidabile e l’email va trattata come importante. 

Allo stesso modo, se l’utente inserisce il mittente nella sua lista contatti, l’email provider capisce che quel mittente è affidabile e i prossimi invii verranno recapitati nella tab principale ed eviteranno lo spam. 

Questa richiesta all’utente va inserita sicuramente nei footer delle email transazionali e in tutte le altre email “operative” nelle comunicazioni di servizio. 

Ma se non hai altro da mettere nel footer delle email di contenuto, inserire gli inviti a metterti nella tab principale può aumentare i tassi di consegna e di lettura. 

Quindi perché non mettere una frasettina in fondo, ad esempio: “se ti è piaciuta questa email e non vuoi perderti i prossimi contenuti, ricordati di aggiungerci ai contatti di spostarci nella tab principale”.

Se invii delle belle email di contenuto, utili e importanti per i tuoi follower, perché non permettere loro di inoltrare l’email a un amico, magari che ha gli stessi interessi? 

Certo, si può fare copiando e incollando il link del provider (se è una newsletter) ma perché complicare la vita all’utente, quando questi può premere un semplice tasto e invarla a chi desidera?

Il link inoltra questa email a un tuo amico dovrebbe sempre essere presente in qualunque footer, specialmente nelle email di contenuto come la newsletter (magari non nelle offerte se ci sono sconti particolari riservati a una determinata lista) ma i contenuti in generale bisogna sempre assicurarsi che siano largamente e facilmente condivisibili. 

La perfezione forse è irraggiungibile ma puoi sempre fare del tuo meglio per provarci. 

Ad esempio, puoi provare a includere:

  • Un menù per navigare nei contenuti del brand (se hai un blog) o nelle offerte (se sei un e-commerce).
  • Aggiungere un tocco personale, come la tua firma stilizzata. 
  • Chiedere ai sottoscrittori di valutare l’email.
  • Aggiungere pulsanti per il download dell’app.

Ad esempio:

Oppure:

Le firme in coda all’email contribuiscono ad aumentare la credibilità del marchio. E la credibilità del marchio è fondamentale per la fiducia dei consumatori, il vantaggio competitivo, la gestione della reputazione, la ritenzione dei clienti e la crescita aziendale. 

Assicurati quindi che la tua firma email aziendale includa le informazioni obbligatorie, il logo aziendale, le informazioni personali aggiornate e poi dai spazio alla creatività per realizzare contenuti ulteriori in linea con i tuoi obiettivi aziendali e che risultino gradevoli e anche utili all’utente e cliente.