Viaggio alla sede di Active Campaign e considerazioni sul futuro dell’Automation Marketing
Il 2019 per me è un anno di crescita, oltre al raggiungimento degli obiettivi lavorativi sto avendo anche molte soddisfazioni a livello personale, l’ultima delle quali è stato essere invitato nella sede centrale di Active Campaign a Chicago.
Unico italiano in una tavola rotonda (beh, a dire il vero era rettangolare, ma il senso è quello) che contava i 12 principali partner di Active Campaign da tutto il mondo, di cui quattro dall’Europa.
Che dire? Un’esperienza sicuramente unica, che voglio condividere con te e con chi è interessato al mondo dell’Automation Marketing; dico “Automation” in quanto definirlo semplicemente mail marketing è ormai diventato troppo riduttivo.
Qui sotto puoi vedere una foto che ci ritrae tutti insieme in una delle varie sale riunioni presenti nella sede di AC.
La sede di Active Campaign è esattamente quello che ti aspetteresti da una grande società americana nata negli anni 2000, in perfetto stile Silicon Valley, con ampissimi open space, sale riunioni con nomi provenienti dal Trono di Spade ed altri film/serie Tv (una si chiamava “Il castello di Hogwarts”), una sala giochi per svagarsi ed una libreria che si apre in stile passaggio segreto, che svela una stanza contenente tutta la storia di Active Campaign, dalle origini ad oggi.
Mi han detto che di passaggi ce ne sono tre in tutta l’azienda, io purtroppo sono riuscito a vederne solo uno.
Ma di cosa abbiamo parlato durante questo incontro?
Active Campaign sta evolvendo sempre di più, con l’aggiunta di funzionalità come “Conversations”, una chat che ti permette di conversare con un visitatore del tuo sito utilizzando tutta la potenza delle automazioni presenti in Active Campaign.
Ma anche l’intelligenza artificiale sta assumendo sempre più importanza, con l’invio di mail non ad un orario programmato, bensì nel miglior orario possibile per l’utente, in base alle abitudini di apertura che ha dimostrato nel tempo. E questo è solo uno dei suoi utilizzi.
Abbiamo avuto modo di parlare con i principali dirigenti di Active Campaign oltre che con il CEO Jason VandeBoom.
Lo scopo di questo incontro è stato capire in quale direzione il servizio vuole muoversi e quali necessità abbiamo riscontrato noi come partner nei nostri utenti, abbiamo quindi parlato del miglioramento dei moduli opt-in da inserire sul sito, dell’integrazione di una funzionalità per la creazione di Landing Page all’interno di Active Campaign e dell’implementazione nativa di mail transazionali.
Il futuro di Active Campaign vede un’integrazione sempre più profonda con servizi di terze parti, verrà infatti pubblicato a breve anche un market-place che permetterà l’integrazione di nuove funzionalità oggi ancora inesplorate.
Immagina un’integrazione nativa con Zendesk, in cui il trigger iniziale è l’apertura di un ticket o l’aggiornamento di un ticket chiuso, che causa il concatenarsi di una serie di automazioni, ecco, questa è solo la punta dell’iceberg a cui ci stiamo avvicinando a grande velocità.
Come è finita la visita?
Abbiamo concluso la nostra giornata allo stadio di Chicago con l’esibizione dei Rolling Stones, a tutti noi si è aggiunto anche il CEO di AC che puoi vedere qua sotto in foto insieme a me, ed il CEO di TypeForm di cui purtroppo non ho però testimonianza fotografica.
Hai qualche curiosità? Lascia un commento e cercherò di risponderti 🙂