Le due fasi per sviluppare una campagna marketing di successo

In quanto marketer, almeno una parte del nostro lavoro consiste nell’ideare, sviluppare e implementare delle campagne di marketing. Queste campagne possono essere online, così come offline.

Ed è quindi importante avere un processo, un sistema per creare campagne marketing di qualità in modo costante giorno dopo giorno, mese dopo mese.

Per questo, è utile dividere il processo in due fasi distinte: la fase creativa, e la fase operativa. Sono due fasi opposte fra loro, con poco o nulla in comune.

Se ti concentri su solo una di queste fasi, la tua campagna marketing non sarà mai completa. Devi implementarle tutte e due se vuoi sviluppare campagne di marketing di successo.

1 – Fase creativa

La prima fase è quella creativa. Che, come suggerisce il termine, consiste nel creare nuove idee da implementare in un secondo momento.

La fase creativa ha le seguenti caratteristiche:

  • Non è strutturata
  • Beneficia della collaborazione di più persone (brainstorming)
  • Più sei stanco, più sei produttivo
  • È quella più emozionante e motivante
  • Può avvenire in qualsiasi luogo

Questa è la fase dove vengono abbozzati i nuovi progetti, ed è quella dove una riunione aziendale può essere produttiva.

La fase creativa è importante perché risponde alla domanda “cosa facciamo?”

Soprattutto nel marketing, essere creativi è un bonus tangibile. Fare campagne di marketing sempre uguali, sempre con le stesse pubblicità che non si differenziano dalla concorrenza, ha un ritorno economico minore.

Invece, la migliore pubblicità è quella innovativa. Quella che non si è mai vista prima, che lascia tutti spiazzati.

Idealmente, dovresti avere diverse di queste idee creative ogni mese. Quindi, serve un procedimento sicuro per stimolare la creatività. Altrimenti, rimarrai a corto di idee molto velocemente.

Stimolare la creatività

È difficile capire come stimolare la creatività. Ogni persona ha un suo stile, le sue preferenze e caratteristiche. Per questo, persone diverse potrebbero avere bisogno di stimoli diversi per la creatività.

Ma ecco alcuni consigli che funzionano bene per la maggior parte delle persone.

Amplia la tua conoscenza orizzontale

Conoscenza orizzontale significa informarsi sugli argomenti più disparati. Magari non in maniera approfondita, ma far spaziare le conoscenze. Perché come suggerisce questo articolo (del mio blog personale), creatività significa fare collegamenti fra due concetti che fino a quel punto erano stati separati.

Ad esempio l’invenzione del velcro, nata dall’osservazione della natura: tutti sapevano che i fiori si attaccavano alla pelle e agli indumenti, ma l’inventore del velcro è stato il primo ad applicare il concetto nella produzione industriale.

Non sai mai da dove potrà arrivare la prossima idea. Quindi spazia con le tue conoscenze, per avere più materiale dal quale attingere per la tua creatività.

Leggi libri di settore

Ossia, amplia la tua conoscenza verticale.

Dovresti avere una conoscenza generica di molti argomenti, ma dovresti anche avere una conoscenza specifica del tuo settore o specializzazione.

Leggendo libri di settore, osservando i concorrenti e intervistando i clienti, l’obiettivo è di arrivare a conoscere il mercato il meglio possibile. Da lì, ti verranno tante idee che puoi applicare nelle nuove campagne pubblicitarie.

Come ho già detto in un articolo passato, sulla mia scrivania ho sempre Marketing Management, di Philip Kotler. Il più importante libro di marketing mai scritto. Solo sfogliandolo, mi vengono sempre in mente nuove idee da sviluppare in seguito.

Quello che faccio è chiedermi: “come posso applicare quello che ho appena letto al mio business?”

Parla con i tuoi colleghi

Quando lavoro, a me non piace essere disturbato. Ma se mi servono idee per un nuovo progetto, ho capito che parlare con altre persone è il modo migliore per stimolare la creatività.

Parlando con i miei colleghi, mi viene data una prospettiva diversa. Se sono troppo focalizzato sul mio punto di vista, da solo faccio fatica a capire gli errori che sto commettendo e i miei limiti. Con una prospettiva fresca e alternativa, il mio cervello inizia a trovare collegamenti e stimoli che prima non vedeva.

Anche solo parlare con qualcuno non addetto ai lavori può essere interessante. Già solo il parlare mi costringe a pensare in maniera diversa alle problematiche, e da lì nascono nuove idee creative.

Quindi, se non sai cosa fare per lanciare un nuovo prodotto, o vuoi lanciare una campagna pubblicitaria innovativa, parlane con qualcuno: le idee non tarderanno ad arrivare.

2 – Fase operativa

La fase operativa (o fase produttiva) è l’opposto di quella creativa. È quella parte meno spumeggiante, quella che non va sotto i riflettori, ma è quella che fa la differenza fra una buona idea irrealizzata e una buona campagna di marketing.

Perché dopo aver avuto un’idea creative e averne delineato i tratti salienti, la devi implementare.

Questa è la fase che:

  • Richiede più tempo
  • È altamente strutturata
  • Non beneficia della collaborazione di altre persone
  • È più noiosa

Senza la giusta esecuzione, anche l’idea più geniale rischia di appassire ancora prima di vedere la luce.

Al contrario della fase creativa, la fase operativa beneficia di isolamento, silenzio, e lavoro  a testa bassa con pochi stimoli esterni.

Ci sono persone che dichiarano di “lavorare meglio in un ambiente dinamico e pieno di stimoli”. In realtà, quello che stanno dicendo è che hanno una migliore fase creativa se possono interagire con l’ambiente esterno. Così come tutti. Ma nella fase operativa, lavoriamo tutti meglio da soli.

Perché devi entrare in quello che viene definito Flow.

Il “flow” è uno stato mentale di massima concentrazione, nel quale non percepisci lo scorrere del tempo, le distrazioni, e la tua mente è focalizzata al 100% sul compito che sta eseguendo.

E quando stai eseguendo un compito difficile, che richiede la tua attenzione e produttività, non puoi raggiungere lo stato di flow quando sei circondato dalle distrazioni. Queste distrazioni possono essere persone che interagiscono con te, o altri stimoli esterni. Per produrre, devi isolarti.

Questo blog è un esempio. La maggior parte delle idee per gli articoli mi vengono quando non sono alla tastiera. Magari sono in auto, o in una riunione, o nel mio tempo libero. Questo perché gli stimoli esterni sono un ottimo catalizzatore per la creatività.

Ma quando li scrivo, questi articoli, sono seduto alla mia scrivania. Ho lo schermo del PC, la tastiera, e una bottiglia d’acqua. Null’altro.

Conclusione

Questo esempio lo puoi replicare in tutte le tue attività. Per essere maggiormente produttivo e produrre lavoro di qualità, dovresti dividere in maniera bilanciata le due fasi.

Se hai bisogno di nuove idee, circondati di stimoli: esci, fai una corsa, parla con dei colleghi, leggi un libro.

Ma una volta che l’idea ti è arrivata e l’hai abbozzata, è il momento dell’implementazione. Implementare significa concentrarsi, focalizzarsi. Questo lo puoi fare solo se ti isoli dal resto del mondo.

Così come è difficile avere un’idea brillante se stai sempre seduto in ufficio, così è impossibile essere produttivo nella fase operativa se sei circondato da stimoli. Impara la differenza, e varia il tuo ambiente di lavoro in base a quale delle due fasi vuoi stimolare.