Come creare sequenze di marketing automation con ActiveCampaign
Le sequenze di marketing automation sono uno degli strumenti più potenti per aumentare le vendite, attivare la fidelizzazione dei clienti ed elevare la customer experience a un livello più alto, generando un vantaggio competitivo su ogni altro competitor.
La chiave del successo di questo strumento sta nella possibilità di inviare le email giuste esattamente al momento giusto.
Come ci si riesce?
Combinando vari elementi, tra cui la segmentazione precisa degli iscritti, il rilevamento delle azioni degli utenti, al fine di creare sequenze di marketing automation che scattano in automatico ogni qual volta le azioni (o anche le mancate azioni) degli utenti si verificano.
Progettare e realizzare le sequenze è il punto cruciale per ogni email marketer che vuole passare ad un livello più avanzato e fare la differenza. Vediamo come farlo in questo articolo.
L’importanza dell’automazione delle sequenze nel business online
Cominciamo dalla definizione. Le sequenze automatiche di email, chiamate anche workflow o automazioni – sono flussi di comunicazioni preimpostate che si attivano in base a determinati comportamenti dell’utente (come un acquisto, una visita a una pagina o l’iscrizione alla newsletter). Il grande vantaggio? Parlano al cliente giusto, con il messaggio giusto, nel momento giusto. In modo automatico.
Le sequenze email aumentano i profitti
L’email marketing continua a essere uno dei canali più efficaci in termini di ritorno sull’investimento (ROI). L’email marketing offre un ritorno dell’investimento di $42 per ogni $1 speso.
Inoltre, il 73% delle aziende e il 75% delle agenzie considerano l’email marketing come un canale eccellente per il ROI.
Le email automatizzate mostrano performance significativamente superiori rispetto alle campagne manuali.
In media registrano un tasso di apertura superiore del 70,5% e un click-through rate (CTR) superiore del 152% rispetto alle email non automatizzate.
Nel settore e-commerce, l’automazione delle email si traduce in un aumento significativo delle entrate.
L’implementazione di sequenze automatiche può portare a un ritorno fino a 30 volte superiore rispetto alle campagne email singole.
Perché le sequenze sono cruciali per un e-commerce
Nel mondo e-commerce, il tempo è tutto. Un cliente può abbandonare il carrello, visitare una pagina prodotto, iscriversi alla newsletter… e dimenticarsi del tuo brand il giorno dopo.
Le sequenze automatizzate intervengono proprio in quei momenti critici per trasformare l’interesse in conversione.
Le sequenze sono particolarmente utili in quanto:
- Recuperano vendite perse. Le sequenze di carrello abbandonato, ad esempio, possono recuperare fino al 10-15% delle vendite potenzialmente perse.
- Aumentano il valore del cliente con follow-up post-vendita e suggerimenti personalizzati, è possibile stimolare il riacquisto e il cross-selling.
- Creano relazione: un onboarding ben fatto, con email di benvenuto e contenuti educativi, fidelizza il cliente e lo rende più propenso ad acquistare ancora.
- Segmentano il pubblico in modo automatico: in base ai comportamenti dell’utente, puoi inserire ciascuno in un percorso personalizzato, aumentando la rilevanza dei messaggi e il tasso di conversione.
Perché le sequenze sono fondamentali nel B2B
Nel B2B, i cicli di vendita sono più lunghi, il processo decisionale è più razionale e coinvolge più persone.
Le sequenze automatizzate diventano un sistema di nurturing, ovvero un modo per mantenere caldo il contatto, nutrire l’interesse e costruire fiducia nel tempo.
In particolare le sequenze:
- Educano l’utente attraverso contenuti mirati (case study, white paper, video, demo). Puoi aiutare il potenziale cliente a capire perché ha bisogno del tuo prodotto.
- Accelerano il ciclo di vendita: mantenere un dialogo continuo e rilevante aiuta il lead a passare più velocemente da “interessato” a “cliente”.
- Filtrano i contatti più caldi: grazie a punteggi e trigger, puoi identificare automaticamente i lead più propensi a convertire e passarli al reparto commerciale nel momento giusto.
- Standardizzano la relazione: una sequenza ben progettata assicura che ogni lead riceva lo stesso trattamento di alta qualità, indipendentemente da chi lo gestisce.
Le sequenze automatizzate non sostituiscono il lavoro umano, ma lo potenziano, automatizzano ciò che può essere standardizzato e lasciando più tempo e risorse per ciò che davvero conta: costruire relazioni e chiudere vendite.
Quando è necessario passare alle automazioni
Passare alle automazioni diventa fondamentale quando un business online inizia a crescere e non è più sostenibile gestire manualmente la relazione con ogni contatto.
I segnali più chiari che indicano il momento giusto per fare il salto sono questi:
- Hai una lista di contatti che non stai segmentando o nutrendo. Se raccogli email ma non riesci a seguirle con contenuti rilevanti nel tempo, stai perdendo valore e potenziali clienti.
- Gestisci un e-commerce con più di qualche ordine al giorno. A un certo punto, conferme d’ordine, promemoria di carrello abbandonato, follow-up post-vendita e raccomandazioni non possono più essere inviate manualmente.
- Stai facendo campagne email una tantum, senza strategia di lungo periodo. Se il tuo marketing è fatto solo di newsletter settimanali o promozioni improvvisate, le automazioni ti permettono di creare un flusso continuo e personalizzato per ogni cliente.
- Il tuo team (o tu stesso) non ha più tempo di gestire tutto a mano. Quando il lavoro ripetitivo sottrae tempo alle attività strategiche, è il momento di automatizzare.
- Vuoi scalare ma senza aumentare i costi del personale. Le automazioni permettono di moltiplicare l’efficacia delle azioni di marketing senza dover assumere nuovi collaboratori.
Il modo migliore in cui l’automazione del flusso di lavoro ti fa risparmiare tempo è nel creare un’esperienza di marketing ripetibile. Invece di determinare cosa deve accadere ogni volta che un cliente compie un’azione, hai già tracciato il suo percorso e deciso cosa deve avvenire dopo.
Le principali sequenze della marketing automation
Questi che seguono sono solo alcuni esempi di sequenze che puoi creare facilmente:
- Benvenuto con onboarding: dopo l’iscrizione alla newsletter, invii una serie di email per presentare il tuo brand, educare l’utente e guidarlo verso il primo acquisto.
- Carrello abbandonato: se un utente aggiunge prodotti al carrello ma non completa l’acquisto, riceve una sequenza di promemoria (magari con uno sconto mirato).
- Follow-up post-acquisto: ringraziamento, consigli di utilizzo del prodotto, richiesta di recensione e upselling e cross-selling intelligente.
- Riattivazione: se un cliente non acquista da tempo, puoi stimolarlo con contenuti personalizzati o offerte esclusive.
- Segmentazione dinamica: in base alle risposte alle email o ai clic, l’utente viene automaticamente inserito in segmenti diversi, ricevendo messaggi più pertinenti.
Come creare sequenze di marketing automation con ActiveCampaign
Le automazioni sono perciò un fantastico modello di efficienza del marketing online ma ovviamente vanno progettate con cura avendo sempre ben in mente l’obiettivo che si vuol conseguire.
E naturalmente, va utilizzato un software all’altezza del compito, capace di semplificare i processi, integrabile con altri strumenti e con un “comando centrale” efficiente e in grado di individuare tutte le azioni degli utenti che sono meritevoli di ricevere sequenze email su misura.
Il software che noi preferiamo è ActiveCampaign.
La forza di ActiveCampaign risiede soprattutto nelle automazioni: permette di creare facilmente sequenze complesse basate su comportamenti, interessi o dati di CRM, in modo visivo e intuitivo.
Con ActiveCampaign puoi inviare email automatiche, aggiornare tag e liste, segmentare il pubblico in tempo reale e integrare tutto con e-commerce, CRM e oltre 900 strumenti esterni.
È una soluzione efficiente, scalabile e adatta sia a e-commerce che ad aziende B2B.
I punti di partenza per progettare automazioni
Ogni automazione deve partire in base a un motivo, preciso e univoco. Il successo delle automazioni sta nel poter farle partire in base ad azioni compiute dagli utenti.
Inoltre, per rendere al massimo, le azioni, devono essere ripetibili, ovvero essere usuali e compiute in modo ricorrente da una molteplicità di utenti.
Progettare le sequenze significa quindi individuare anzitutto quali azioni sono considerate preziose per il business e come individuarle in tempo reale, in modo da far partire una automazione.
Vanno progettati quindi gli inneschi che fanno partire le sequenze. I cosiddetti trigger.
I Trigger
Cos’è un trigger? È un’azione o un evento che indica alla tua tecnologia che è ora di far partire una automazione. Il trigger quindi è un’azione dell’utente (o anche una non-azione, ad esempio quando passa un certo periodo di inattività).
Qui trovi un articolo dedicato ai trigger.
In ActiveCampaign, quando imposti il flusso di lavoro di automazione del marketing, puoi scegliere tra trigger quali l’invio di un modulo, il clic su un collegamento in un’e-mail, l’effettuazione di un acquisto e altro ancora.

Le Azioni
In termini di programmazione, se il trigger è il “se”, l’azione è il “allora”. Questa è l’azione che la tua piattaforma di email marketing automation intraprenderà in risposta al trigger.
Ad esempio, se qualcuno apre un’email (il trigger), il tuo sistema gli invia un’email di follow-up (l’azione) 48 ore dopo.
Le Condizioni
Le condizioni sono caratteristiche che devono essere presenti affinché il sistema completi l’azione attivata. Ad esempio, sconti personalizzati e offerte speciali sono esempi comuni di marketing automation per l’e-commerce.
Potresti creare un flusso di lavoro di marketing automation in cui il trigger è un cliente che completa un acquisto e l’azione consiste nell’inviargli un codice sconto per la prossima volta, ma solo se l’acquisto iniziale è stato di almeno 50€.
In questo caso, l’utente deve eseguire l’azione di trigger e soddisfare le condizioni affinché venga eseguita l’azione di follow-up.
Le condizioni esistono per impostare delle barriere di sicurezza attorno alle automazioni, in modo da garantire che un’azione venga attivata solo nelle circostanze appropriate. Le condizioni possono anche fungere da bivio nel percorso dell’utente.
Se la condizione è soddisfatta, riceve un messaggio, mentre se non lo è, ne riceve un altro, e magari attivando un altro trigger.
Intervalli di tempo
I controlli temporali, a volte chiamati controlli di flusso, servono a determinare con precisione quando un’azione viene intrapresa.
Con i controlli temporali personalizzati, la maggior parte delle attività di marketing automatizzate viene eseguita con intervalli di tempo che possono variare da pochi minuti a giorni o addirittura settimane.
Lo schema è il seguente:
- Il trigger indica al sistema che è necessario intraprendere un’azione.
- Le condizioni forniscono protezioni per garantire che l’azione sia appropriata per questo contatto e questa situazione.
- I controlli temporali determinano quando viene intrapresa l’azione.
- L’azione coinvolge il contatto per approfondire e continuare la relazione.
Ciò che rende i flussi di lavoro di marketing automation così efficaci è che, una volta eseguita l’azione, l’utente ha l’opportunità di attivare un nuovo trigger, che avvia la fase successiva della sua customer experience.
Una customer experience migliorata si traduce in una maggiore fidelizzazione dei clienti e in un aumento del fatturato.
Guarda ad esempio il nostro schema di customer experience basato sulle automazioni.

Con questo sistema puoi creare un numero infinito di possibili automazioni, tuttavia non è questo l’obiettivo a cui devi tendere.
Uno degli errori da evitare nelle automazioni è crearne troppe e ,magari sovrapposte tra loro (qui abbiamo un articolo sugli errori da evitare nella marketing automation)
Quello che ti serve è un numero definito di automazioni di base, di comprovatya efficacia e solo dopo, concentrarti sul creare qualche automazione specifica per il tuo business.
Le automazioni base
Per un e-commerce, ad esempio, le automazioni base essenziali sono:
- Sequenza di Benvenuto per nuovi iscritti. Invio di una sequenza di email dopo l’iscrizione alla newsletter, per presentare il brand e offrire un primo incentivo all’acquisto (es. sconto).
- Sequenza di Carrello abbandonato. Email inviata a chi aggiunge prodotti al carrello ma non completa l’acquisto, con reminder, testimonianze o un incentivo.
- Conferma ordine e post-vendita. Serie di email per confermare l’acquisto, ringraziare e fornire informazioni sulla spedizione e assistenza.
- Recupero clienti inattivi. Automazione che si attiva dopo un certo periodo di inattività, con contenuti o offerte per riattivare l’interesse.
- Follow-up post-acquisto. Email inviata dopo un certo numero di giorni dall’acquisto, per chiedere una recensione, proporre prodotti correlati o offrire un bonus sul secondo acquisto.
- Upsell e cross-sell. Suggerimenti automatici di prodotti complementari in base a ciò che il cliente ha acquistato.
- Reminder di riacquisto. Automazione temporizzata per prodotti che si consumano o si rinnovano ciclicamente (es. cosmetici, integratori, alimentari).
- Email per occasioni speciali. Invio automatico di auguri di compleanno, anniversari di iscrizione o altre ricorrenze, spesso con un codice sconto dedicato.
Esempio: come creare una sequenza di follow up-post acquisto
La sequenza di follow-up post-acquisto è pensata per aumentare la soddisfazione del cliente, stimolare recensioni e incentivare il riacquisto.
Obiettivo della sequenza
- Rinforzare la relazione col cliente.
- Offrire supporto.
- Chiedere una recensione.
- Suggerire prodotti correlati.
- Incentivare un secondo acquisto.
Impostazioni generali su ActiveCampaign
- Trigger iniziale: “Effettuato un acquisto” (può essere un’integrazione con Shopify, WooCommerce, ecc.)
- Condizione di partenza: il contatto entra nel flusso dopo il primo ordine
- Ritardi temporali: imposta degli intervalli di tempo logici tra un’email e l’altra
Le email della sequenza (testi inclusi)
Email 1 – Invio subito dopo l’acquisto
Oggetto: Grazie per il tuo ordine!
Contenuto:
Ciao [Nome],
grazie per aver scelto [Nome del tuo brand]! Stiamo preparando il tuo ordine con cura e ti invieremo a breve i dettagli della spedizione.
Nel frattempo, se hai domande o hai bisogno di assistenza, siamo qui per te.
Rispondi direttamente a questa email o visita il nostro centro assistenza [link].
A presto,
Il team di [Nome brand]
Email 2 – Invio 1 giorno dopo la consegna stimata
Oggetto: Il tuo ordine è arrivato? Dicci com’è andata!
Contenuto:
Ciao [Nome],
speriamo che il tuo ordine sia arrivato in perfette condizioni e che ti piaccia quanto a noi è piaciuto prepararlo per te!
Se hai avuto qualsiasi problema, siamo qui per aiutarti. E se tutto è andato bene, ci farebbe molto piacere sapere cosa ne pensi.
Lascia una recensione qui: [link]
Grazie per averci scelto!
Il team di [Nome brand]
Email 3 – Invio dopo 10 giorni
Oggetto: Il tuo prossimo ordine con il 10% di sconto
Contenuto:
Ciao [Nome],
ti sei trovato bene con il tuo primo ordine?
Ecco un piccolo regalo per te: usa il codice BENVENUTO10 per ottenere il 10% di sconto sul tuo prossimo acquisto.
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Siamo felici di averti nella nostra community!
A presto,
Il team di [Nome brand]
Email 4 – Invio dopo 20 giorni
Oggetto: Ti potrebbe piacere anche questo…
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Ciao [Nome],
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Il team di [Nome brand]
Consigli finali
- Personalizza ogni email con il nome del cliente e i dati dell’ordine se disponibili
- Aggiungi immagini dei prodotti acquistati per richiamare visivamente l’esperienza
- Monitora i tassi di apertura e clic per ottimizzare i messaggi nel tempo
Questo è solo un esempio, il consiglio è quello di personalizzare quanto più possibile le email, basandoti sul tuo stile di comunicazione e sulle preferenze del cliente che conosci grazie al suo storico acquisti o di comportamento che puoi trovare nel CRM integrato in Active Campaign.
Trigger avanzati
I trigger avanzati servono a rendere le automazioni ancora più personalizzate
Vai oltre il tipico “email aperta” o “link cliccato”. Considera trigger come il tempo trascorso sulla pagina, l’abbandono del carrello, le date di rinnovo dell’abbonamento o persino il comportamento in-app.
Quanto più granulari sono i tuoi trigger, tanto più pertinenti e tempestive saranno le tue automazioni, portando a un coinvolgimento maggiore e a tassi di conversione più elevati.
Inizia a usare i workflow di automazione del marketing su ActiveCampaign
“Workflow di marketing automation” potrebbe sembrare un termine intimidatorio, ma in realtà si tratta semplicemente di un processo che prevede l’utilizzo combinato di due strumenti più comuni, marketing automation e flussi di lavoro.
I flussi di lavoro automatizzati possono far risparmiare tempo e fatica e offrire una migliore esperienza cliente, con conseguenti risultati aziendali migliori.
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